Sono trascorsi 170 anni ma Gerace e la Calabria non dimenticano. Era il 2 ottobre del 1847 quando vennero uccisi 5 giovani liberali. Michele Bello, Rocco Verduci, Domenico Salvadori, Gaetano Ruffo e Pietro Mazzone, patrioti italiani fucilati nella Piana di Gerace dai soldati borbonici dopo il fallimento dei moti di Reggio Calabria, uccisi per un ideale e per la libertà. Stamane a Gerace si è svolta per l’occasione un importante e significativo momento di commemorazione.
Il Comune di Gerace guidata da Giuseppe Pezzimenti, insieme alla direzione dell’Istituto Comprensivo Statale “Cinque Martiri di Gerace”, dell’istituto comprensivo statale “Bello-Pedullà-Agnana” di Siderno e la collaborazione della locale sede del servizio civile nazionale hanno infatti previsto un raduno degli studenti nei pressi della Chiesa di San Francesco che a seguire si sono recati in corteo a rendere omaggio al monumento dedicato proprio ai 5 martiri. A seguire la proiezione del video sui “Cinque Martiri” realizzato dai volontari del Servizio Civile Nazionale “Genius Loci 2” in collaborazione con Matteo e Benito dei “Realists”. Tappa anche nei luoghi della memoria: il tribunale militare, la cella dove furono condotti i giovani condannati, il luogo della fucilazione. Infine, l’esecuzione dell’Inno di Mameli da parte delle scuole partecipanti con la rispettive classi di strumenti musicali e quindi la deposizione di una corona d’alloro e l’intervento finale del Sindaco Pezzimenti.
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ALESSANDRA BEVILACQUA|redazione@telemia.it
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