Mar. Ago 6th, 2024

L’intesa prevede che 50 persone vengano rilasciate nell’arco di quattro giorni di cessate il fuoco. Il gruppo in una dichiarazione: “Stop a ogni attività militare”. Netanyahu: “Tireremo fuori ostaggi, poi andremo avanti”. Gallant: “Almeno altri 2 mesi combattimenti”

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La tregua nella Striscia di Gaza inizierà venerdì mattina alle 7 ora locale, le 6 in Italia. Lo ha confermato Hamas dopo l’annuncio del portavoce del portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, Majid bin Mohammed al-Ansari. In una dichiarazione, il gruppo ha affermato che la tregua durerà quattro giorni, durante i quali si prevede che le Brigate Qassam, il braccio armato di Hamas e le altre ‘fazioni palestinesi’, “cessino ogni attività militare”.

Gli aerei israeliani, rileva Hamas, “smetteranno completamente di sorvolare il sud di Gaza, Gaza City e il nord di Gaza per sei ore al giorno, dalle 11 alle 17”. Per ogni prigioniero israeliano rilasciato, rileva Hamas illustrando l’accordo, “verranno rilasciati tre prigionieri palestinesi, vale a dire donne e bambini. Entro quattro giorni, un totale di 50 prigionieri israeliani – donne e bambini di età inferiore ai 19 anni – saranno rilasciati. Ogni giorno potranno entrare a Gaza 200 camion di aiuti che includono forniture mediche per l’intera Striscia. Saranno ammessi a Gaza anche quattro camion di carburante al giorno”.

Secondo il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, Majid bin Mohammed al-Ansari, venerdì “intorno alle 16”, ora locale, sarà rilasciato il primo gruppo di ostaggi nella Striscia di Gaza, composto da 13 tra donne e bambini. Gli ostaggi rilasciati da Hamas saranno consegnati alla Croce Rossa e alla Mezzaluna Rossa. Secondo Majid bin Mohammed al-Ansari, nell’arco di quattro giorni di tregua “verranno raccolte informazioni” sugli ostaggi ancora rimasti nell’enclave palestinese. Il portavoce ha precisato che si sono conclusi i contatti con tutte le parti ed i mediatori e che sono stati consegnati gli elenchi con i nomi di coloro che verranno rilasciati.

La tregua riguarderà sia la parte settentrionale che quella meridionale della Striscia di Gaza. “Durante i quattro giorni – spiega ad ‘Al Jazeera’ – verranno raccolte informazioni sugli ostaggi rimasti per valutare la possibilità di rilasciarne un numero maggiore e prolungare così la durata di questa tregua”. Le linee di comunicazioni, aggiunge, “resteranno aperte e qualsiasi violazione sarà segnalata”

L’ufficio del primo ministro israeliano ha confermato di aver ricevuto una lista preliminare degli ostaggi che dovrebbero essere rilasciati venerdì. I funzionari stanno controllando i dettagli della lista e sono attualmente in contatto con tutte le famiglie. Lo riferisce ‘Haaretz’.

Hamas ringrazia Qatar ed Egitto

Il portavoce di Hamas, Osama Hamdan, ha ringraziato il Qatar e l’Egitto per la loro assistenza nella mediazione dell’accordo di tregua e ha incolpato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu per il ritardo nell’esecuzione dell’accordo, dicendo che avrebbe dovuto essere concordato “più di 10 giorni” fa. Tuttavia, Hamdan ha spiegato ad ‘Al Jazeera’ che “spera” che la pausa di quattro giorni vada avanti senza complicazioni. Ma, ha detto, mentre vede positivamente la pausa temporanea, “l’unica cosa che renderà la nazione palestinese soddisfatta è la fine dell’occupazione e la fine dell’attacco israeliano a Gaza”. Pertanto, ha aggiunto, il cessate il fuoco “non è la fine della strada”.

“Le perdite umane del nemico non sono ancora iniziate se decide di continuare la sua aggressione nazista”, ha affermato dal canto suo il portavoce delle Brigate Al-Qassam, braccio armato di Hamas, Abu Obeida. “Ciò che il nemico ha accettato con la tregua temporanea e con l’accordo di scambio parziale è quello che avevamo proposto in precedenza”, sottolinea Obeida affermando di essere “pronti a continuare lo scontro e ad affrontare il nemico, non importa quanto durerà l’aggressione”. Il portavoce delle Brigate Al-Qassam, ha chiesto in un messaggio audio “un’escalation contro l’occupazione sia in tutta Cisgiordania che su tutti i fronti della resistenza”, in riferimento al partito sciita Hezbollah in Libano. Abu Obeida ha anche sollecitato “l’intensificazione di tutte le forme di resistenza popolare e di massa in Giordania”, aggiungendo “salutiamo in particolare i nostri fratelli in Yemen, Libano, Iraq e su ogni fronte che lavorano per colpire il nemico”.

Egitto: “Israele e Hamas rispettino termini dell’accordo di tregua”

L’Egitto ha confermato che l’accordo di tregua raggiunto tra Israele e Hamas entrerà in vigore e ha invitato entrambe le parti a rispettarne l’attuazione. “L’Egitto ha ricevuto la lista di detenuti e di ostaggi sia dal lato palestinese che da quello israeliano, che dovrebbero essere rilasciati il ​​primo giorno della tregua venerdì pomeriggio”, ha detto Diaa Rashwan, capo del Servizio di informazione statale egiziano. “L’Egitto invita entrambe le parti della tregua a rispettare l’attuazione dell’accordo secondo il piano e quanto concordato”, ha aggiunto, secondo l’agenzia governativa.

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