Ven. Nov 22nd, 2024

Il comizio di presentazione di “Gioiosa bene comune». «Sei il sindaco che meritiamo» Il candidato: «Il nostro progetto ha radici profonde»

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Si è tenuta in piazza Vittorio Veneto la presentazione della lista “Gioiosa bene comune” che sostiene la candidatura a sindaco di Giuseppe Ritorto. Ad aprire la serie di interventi è stato il sindaco uscente Salvatore Fuda che ha virtualmente e pubblicamente passato il testimone al suo successore: «In questi dieci anni –ha detto –io e gli altri consiglieri abbiamo faticato giorno enotte senza risparmiarci per dare al nostro paese un volto migliore. Tra queste persone c’è sicuramente Giuseppe Ritorto che merita il ruolo di capo lista ma soprattutto è il sindaco che Gioiosa si merita».
«In queste tre settimane – ha annunciato Fida –racconteremo un paese che è cambiato, molte persone lo avvertono e sentono che ha uno slancio differente. Se dovessimo vincere continueremo ad investire nell’edilizia scolastica, per consegnare alle generazioni future un paese migliore. In questa campagna elettorale dovremo convincere le persone che non possiamo permetterci scivoloni e non portare avanti quanto fatto in questi dieci anni intercettando numerosi finanziamenti».
La novità tra i candidati è rappresentata da Vanessa Lascala che ha deciso di candidarsi per la prima volta:
«La mia non è stata una scelta improvvisata ma è stata dettata dal fatto che ho seguito il lavoro di questa amministrazione: Gioiosa in questi anni è cambiata e io penso di poter dare il mio contributo per continuare in questo miglioramento».
L’intervento conclusivo è stato affidato al candidato sindaco: «Questa comunità –spiega Ritorto –ha nel suo Dna la partecipazione, e questa piazza ne è l’esempio. Sono onorato di rappresentare questa comunità politica e sento la responsabilità e la forza di questi 12 candidati, la sento perché c’è una unità che non è di facciata, ognuno di loro saprà apportare il proprio contributo per continuare il nostro lavoro. Una unità – ha aggiunto che dovremo custodire anche per il dopo perché ci servirà nei momenti difficili. Il nostro progetto ha radici profonde e basi solide, non improvvisiamo nulla perché non si può governare la cosa pubblica senza delle basi solide. Qualcuno – ha concluso – dice che non si può vivere di soli rifiuti ma io ricordo i cumuli di spazzatura che c’erano dieci anni fa in giro per il paese e abbiamo dovuto lavorare tanto per cambiare. Ma tanto c’è ancora da fare.
Prima del consenso chiediamo la fiducia per proseguire quel sogno di cambiamento iniziato dieci anni fa».

FONTE GAZZETTA DEL SUD