Sette finiscono in carcere mentre altri cinque vanno ai domiciliari. Su ordine del gip sequestrati anche 10 milioni di euro
Continua dopo la pubblicità...
Un presunto giro di frodi fiscali compiute con la somministrazione fraudolenta di manodopera. Ruota intorno a questa ipotesi accusatoria l’inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza di Gorgonzola in Lombardia che ha sequestrato su ordine del gip di Milano circa 10milioni di euro. I finanziari, coordinati dai pm della Direzione distrettuale antimafia milanese, hanno arrestato dodici persone: per sette si sono aperte i cancelli del carcere mentre altri cinque sono stati posti agli arresti domiciliari. Diverse le accuse contestate a vario titolo agli indagati coinvolti nell’inchiesta. La più grave è quella di aver agevolato in qualche caso la cosca ‘ndranghetista degli Accorinti-Melluso di Briatico, in provincia di Vibo Valentia. Dagli accertamenti è emerso l’utilizzo distorto e strumentale di società con un ciclo di vita ridotto, spesso amministrate da “teste di legno”, che dissimulavano, attraverso fittizi contratti d’appalto per prestazioni di servizi, somministrazioni irregolari di manodopera a favore di aziende operanti, tra gli altri, nel settore del movimento merci, al fine di conseguire profitti illeciti derivanti dal mancato pagamento delle imposte, delle ritenute da lavoro dipendente e dei contributi previdenziali e assicurativi. Secondo l’accusa le società venivano quindi depauperate dei beni e “rimpiazzate” nello schema di frode con nuove persone giuridiche.