Mar. Lug 16th, 2024
Roma, 14 ott. (askanews) - La Guardia di Finanza di Gioia Tauro, in provincia di Reggio Calabria ha scoperte numerose truffe ai danni del servizio sanitario nazionale. In particolare sono stati accertati casi in cui è stata prodotta un'autocertificazione non veritiera per beneficiare di esenzione sanitaria non dovuta. Complessivamente, tra il 2015 e il 2016, sono state accertate oltre 1.600 tra prestazioni sanitarie e cessioni di prodotti medicinali per i quali non sono stati pagati i ticket. Una trentina le persone che dovranno rispondere all'autorità giudiziaria per il reato di truffa ai danni della Regione Calabria. Tra queste anche soggetti con redditi particolarmente elevati proprietari di immobili di pregio ed autovetture di lusso.

Nell’ambito dell’attività di servizio volta alla tutela delle Entrate statali ed al contrasto dell’evasione fiscale, i Finanzieri della Compagnia di Palmi hanno eseguito un provvedimento di sequestro di beni, emesso dal G.I.P del locale Tribunale, nei confronti dei titolari di due imprese operanti nel settore boschivo, fino a concorrenza di un ammontare complessivo pari ad euro 850.000 circa. 

Continua dopo la pubblicità...


futura
JonicaClima
amacalabria
Calura
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
stylearredamentiNEW
E120917A-0A80-457A-9EEE-035CEFEE319A
FEDERICOPUBB
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

Tale provvedimento, eseguito dalle Fiamme Gialle sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Palmi, diretta dal dr. Ottavio Sferlazza, scaturisce dagli esiti di un’attività di polizia economico finanziaria eseguita nei confronti di due ditte individuali, a conclusione della quale è emerso che la prima impresa sottoposta ad attività ispettiva, nelle annualità dal 2014 al 2018, ha emesso nei confronti della seconda impresa controllata, fatture per operazioni inesistenti per un ammontare complessivo pari ad oltre 1,2 milioni di euro.

Nel corso degli accertamenti sono state rilevate inoltre ulteriori condotte di rilievo penal/tributario in capo alle citate imprese, connesse, nello specifico, alla omessa e infedele presentazione delle prescritte dichiarazioni fiscali.

Le suddette condotte illecite causavano una rilevante evasione delle imposte e, segnatamente, dell’Iva e delle imposte sui redditi, quantificate in un ammontare complessivo pari a circa 850.000 euro.

Sulla scorta di tali risultanze, l’Autorità Giudiziaria disponeva il sequestro preventivo dei beni risultati nella disponibilità dei titolari delle imprese controllate, fino a concorrenza dell’ammontare delle imposte evase.

Tra i beni sottoposti a sequestro conti correnti, beni mobili registrati e beni immobili. 

Il servizio svolto rientra in una più ampia azione di contrasto alla criminalità economico finanziaria messa in campo dal Comando Provinciale di Reggio Calabria, finalizzata a prevenire e reprimere condotte di evasione fiscale che oltre a cagionare un rilevante danno alle casse dello Stato, determinano distorsioni del mercato e sleale concorrenza.

SERVIZIO DI GIUSEPPE MAZZAFERRO

Print Friendly, PDF & Email