Annullati senza rinvio gli aumenti di pena per falsità in titoli di credito
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Ha retto in Cassazione l’impianto accusatorio dell’operazione “Fraudo”, che ha riguardato 19 imputati, di reato di associazione a delinquere dedita alle truffe. Ma è una “vittoria di principio” per le difese l’annullamento senza rinvio con eliminazione dell’aumento di pena in relazione al contestato reato di falsità in titoli di credito, in quanto, nel caso di assegno circolare non trasferibile non ricorre il reato penale e, di conseguenza, il fatto non è più previsto dalla legge come reato. In questo ultimo caso le difese, in particolare, l’avvocato Giacomo Iaria, hanno sostenuto che la cessione dei titoli di credito, ovvero di assegni, con la clausola “non trasferibile” dovevano rientrare nel caso di depenalizzazione come ribadito da una recente sentenza delle Sezioni Unite e, pertanto, le contestazioni per il suo cliente, assistito insieme all’avvocato Riccardo Misaggi, dovevano essere annullate. L’annullamento per la contestazione è stato esteso anche agli altri imputati, alcuni difesi dagli avvocati Leone Fonte, Francesco Staltari, Antonio Nocera, Giuseppe Calderazzo, Massimo e Francesco Mazzaferro.
La Cassazione ha dunque rideterminato la pena per Cosimo Bevilacqua (cl. 85) in 3 anni e 10 mesi, Massimo Bevilacqua (4 a 7 m), Maurizio Bevilacqua (2 a 10 m), Mimmo Bevilacqua (4 a 1 m), Benedetto Bevilacqua (7 a 6 m), Luigi Bevilacqua (4 a 3 m), Guerino Berlingeri(3 a 10 m), Carmelo Bevilacqua (3 a 6 m), Rocco Coluccio (6 a), Leonardo Bevilacqua (2 a 7 m), Cosimo Bevilacqua (cl. 68) (4 a 7 m) e Damiano Bevilacqua (2 a 4 m). Per Antonio Bevilacqua annullamento senza rinvio per alcuni capi, con rinvio limitatamente alla recidiva. Annullamento con rinvio per Marco Bevilacqua. Ed ancora per Vincenzo Amato, Egidio Cardone e Salvatore Amelio, annullamento senza rinvio per alcuni capi, con rinvio per altri. Infine sono stati respinti i ricorsi di Arturo Mittica e Carla Rapisarda.
ROCCO MUSCARI (Gazzetta del sud)
