A decorrere dal 21 giugno 2020 la Regione aveva previsto l’attività di screening con tampone rino-faringeo alle persone fisiche in arrivo nel territorio regionale, presso gli aeroporti e le principali stazioni ferroviarie, secondo un programma organizzato e definito dal Dipartimento regionale Tutela della salute e politiche sanitarie.Le compagnie aeree, ferroviarie e delle autolinee ,avrebbero dovuto fornire nel rispetto del trattamento dei dati personali e su richiesta dei Dipartimenti di prevenzione, l’elenco dei passeggeri in arrivo sul territorio regionale, per permettere lo svolgimento di tale attività.
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Tutto ciò che era stato previsto purtroppo non sta avvenendo, anzi spesso molti cittadini solerti e corretti, rispettosi della propria e dell’altrui salute,in arrivo nelle stazioni e negli aeroporti calabresi, vorrebbero effettuare un tampone rino faringeo per il covid senza riuscirci,perché non trovano alcun preposto a tal uopo.
Inoltre per chi giunge in automobile, non sono nemmeno previsti dei necessari punti di sosta,all’entrata dell’autostrada e delle altre strade interregionali,per consentire ai viaggiatori in entrata nella nostra regione di poter effettuare il tampone.
Non bisogna essere grandi scienziati in materia per capire che in questa situazione tra qualche giorno,quando una marea di persone giungerà in Calabria per trascorrere le consuete e dovute ferie estive, il rischio di contagio sarà enorme, perché il numero dei positivi in arrivo sarà maggiore e probabilmente non sarà più sufficiente l’encomiabile lavoro dei sindaci, che oggi con successo stanno isolando e neutralizzando i pochi casi di cittadini positivi che sono giunti nelle ultime settimane.
Ancora c’è tempo per prepararsi ad ospitare in sicurezza i villeggianti,ma alla politica degli annunci deve seguire quella della concretezza,altrimenti si stenterà a percepire qualcosa di “nuovo”.
8/7/20. Franco Romeo
Ex Sindaco di Ardore