I vertici calabresi del partito: «La lettura negativa delle parole del leader della Lega fornita dagli avversari. Ma il sindaco di Cosenza è autonomo, capace e indipendente. E la sua candidatura nasce dal basso»
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«Forza Italia si è sempre dimostrata rispettosa delle indicazioni pervenute dai partiti alleati (Lega e Fratelli D’Italia) e altrettanto rispetto pretende da essi quando si tratta di indicazioni che provengono da Forza Italia. Se c’è un candidato alla presidenza che risponde ai requisiti indicati dal leader della Lega a Cosenza – autonomia, provenienza dalla società civile, profilo politico non professionistico – questo è Mario Occhiuto. Non avevamo dubbi che tutti gli avversari e i pretendenti avrebbero fatto a gara per fornire una lettura in senso negativo. Nessuna sorpresa in tal senso». Esordisce così un documento firmato da Jole Santelli, deputata e coordinatrice regionale, Roberto Occhiuto, deputato capogruppo vicario alla camera dei Deputati e componente del coordinamento regionale, Maria Tripodi, vice coordinatore regionale di forza Italia e componente del coordinamento regionale, Fulvia Caligiuri, senatrice e componente del coordinamento regionale, Francesco Cannizzaro, deputato e coordinatore provinciale di Reggio Calabria, Giuseppe Mangialavori, senatore e componente del coordinamento regionale, Marco Siclari, senatore e componente del coordinamento regionale, Domenico Tallini, consigliere regionale e coordinatore provinciale di Catanzaro e componente del coordinamento regionale, Domenico Giannetta, consigliere regionale e componente del coordinamento regionale, Gianluca Gallo, consigliere regionale e coordinatore provinciale di Cosenza e componente del coordinamento regionale, Giuseppe Pedà, consigliere regionale e componente del coordinamento regionale, Claudio Parente, capogruppo regionale di Forza Italia e componente del coordinamento regionale, Luigi De Rose, coordinatore regionale di Forza Italia e componente del coordinamento regionale, Maria Limardo, sindaco di Vibo Valentia e componente del coordinamento regionale, Sergio Torromino, coordinatore provinciale di Crotone e componente del coordinamento regionale, e Mario Occhiuto, sindaco di Cosenza e componente del coordinamento regionale. Nell’elenco ci sono tutti i vertici forzisti calabresi che invitano a «una lettura equilibrata, non pregiudiziale, più politica delle parole di Salvini». Lettura che, a loro giudizio, «porta a ben altri ragionamenti».
«Se parliamo di provenienza dalla società civile – continua la nota –, nessuno può mettere in discussione il brillante curriculum professionale di Mario Occhiuto che è stato presidente dell’Ordine degli architetti e apprezzato progettista in Italia e all’estero, con opere che sono state esposte nelle più grandi mostre di architettura. Se parliamo di autonomia, possiamo ben dire che Mario Occhiuto è un esempio di autonomia, una personalità trasversale in positivo che è riuscita a battere tutto il sistema politico tradizionale dei partiti con la sua straordinaria e sorprendente rielezione a sindaco. Anche oggi, nella sua azione di governo da tutti indicata come un esempio di rilancio e di rinascita di una città meridionale, si avvale di collaborazioni e contributi che non vengono dai partiti, ma dalla società civile e in molti casi da culture diverse e non allineate».
«Se parliamo di capacità amministrativa – scrivono ancora i vertici di Forza Italia –, senza per questo sottovalutare le positive esperienze degli altri amministratori dell’area di centrodestra, non possiamo non ricordare che Cosenza è risalita ai primissimi posti di tutte le graduatorie e in particolare quelle sull’ambiente, sulla cultura, sulla rigenerazione urbana. Se parliamo del profilo politico, dobbiamo solo ricordare ad avversari e pretendenti che Mario Occhiuto non ha nessuna esperienza politico-amministrativa prima della sua elezione a sindaco di Cosenza». Occhiuto sarebbe, dunque, il candidato perfetto per il leader della Lega, che ieri aveva auspicato per la candidatura a governatore l’individuazione di una personalità «nuova, indipendente e non imposta da nessuno».
I firmatari forzisti «concordano con Salvini quando dice che devono essere i calabresi a decidere dal basso. Ebbene, mentre alcuni competitori si appellano e si aggrappano ai tavoli nazionali, Mario Occhiuto prima di essere indicato alla unanimità dal coordinamento regionale di FI ha fatto partire dalla base la sua candidatura, mettendosi in discussione davanti ad una platea di non meno di quattromila persone al Centro agroalimentare di Lamezia Terme».
«Il suo – si legge ancora nella nota – è un dialogo costante con le associazioni, con i comitati spontanei, con pezzi della società calabrese che vanno al di là del centrodestra, attraverso un tour che sta toccando decine di località calabresi. Anche se gli avversari non vogliono ammetterlo, Occhiuto è un uomo nuovo, uno che ha cambiato il modo di fare politica nella sua città, senza per questo rinnegare radici, legami e identità».
Per questo, dunque, «Forza Italia è onorata e orgogliosa di avere all’unanimità indicato il suo nome, sicura che questa indicazione sarà lealmente rispettata, rientrando a pieno titolo anche nella valutazione che il leader della Lega ha dato. Non solo Mario Occhiuto non è bocciato, ma per quanto ci riguarda è promosso a pieni voti».