Il coordinamento regionale forzista critica duramente il ministro e il senatore Morra: «Gravissimo che arrivi a Cosenza per illustrare finanziamenti dovuti all’impegno del suo predecessore ed eviti di incontrare il sindaco»
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«È gravissimo che un ministro della Repubblica arrivi in una città per illustrare finanziamenti dovuti all’impegno del suo predecessore ed eviti di incontrare il sindaco. La dimostrazione tautologica che il Movimento 5 Stelle utilizza le istituzioni per portare avanti le sue guerre politiche». Dopo la querelle per l’incontro saltato tra il ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli e il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto a insorgere è il coordinamento regionale di Forza Italia Calabria. Oggetto della contesa è la visita che il titolare dei Beni culturali effettuerà venerdì 18 gennaio a Cosenza per illustrare le modalità del finanziamento di 90 milioni di euro «assegnati al centro storico cittadino – sottolineano i forzisti – dal ministro Franceschini, nella precedente legislatura, proprio grazie a un accordo con il sindaco Mario Occhiuto».
«Il senatore Nicola Morra – si legge nella nota firmata dai parlamentari Santelli, Mangialavori, Siclari, Occhiuto, Cannizzaro e Tripodi e dai consiglieri regionali Tallini, Gallo, Pedà, Parente e Pasqua – ha annunciato stamani il programma del ministro, che prevede un incontro con le associazioni nella sede dell’Accademia cosentina per parlare dei 90 milioni di euro stanziati per il centro storico della città, confermando che si tratta di una manifestazione di parte e strumentale. Bonisoli dimentica spudoratamente di essere un ministro della Repubblica prestandosi ai suggerimenti dei suoi Iago locali, capaci di calpestare qualsiasi protocollo di rispetto e di buonsenso istituzionale pur di alimentare odio e seminare zizzanie. È semplicemente ridicolo che un ministro faccia finta di non sapere che qualsiasi intervento edilizio ed urbanistico, sia pubblico o privato, debba essere approvato dal Comune, soggetto attuatore indicato come protagonista principale dalla normativa vigente e sin dal 1942».
«Bonisoli – attaccano ancora i forzisti – si presta senza alcun contegno a manovre sciatte e velenose, specchio della sterile vacuità dei suoi amici di partito locali. Incontrare associazioni private che, con tutto il rispetto, non hanno alcun potere decisionale e strategico, ed evitare il confronto con il primo cittadino non è solo il simbolo di un decadentismo istituzionale, gia di per sé gravissimo, ma è anche la dimostrazione di un dilettantismo che non ha precedenti nella storia dei rapporti fra enti pubblici. Bonisoli non solo non ha alcun merito per i finanziamenti che arriveranno a Cosenza ma dimostra di anteporre squallidi interessi di bottega al rispetto funzionale dei ruoli, essenziale chiave nella grammatica istituzionale. Il sindaco di Cosenza – conclude il coordinamento regionale do Forza Italia – riuscirà comunque a portare avanti le grandi attività programmate così come ha fatto nel passato quando, per come emerso da indagini giudiziarie, i vertici della Regione chiedevano di ostacolare il suo lavoro. Forza Italia è fiera di poter rappresentare un’idea completamente diversa delle istituzioni, incentrata sul servizio e non sul potere, priva di provincialismi beceri e di quarto ordine».