Mar. Lug 16th, 2024

16 ottobre 2005. Per tutta la Locride questa data ha rappresentato uno spartiacque nella lotta alla criminalità organizzata. Quel pomeriggio Francesco Fortugno, il vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria veniva brutalmente assassinato dalla ‘ndrangheta nel cuore di Locri, generando sgomento soprattutto nei giovani, che affollarono strade e piazze al grido di “Adesso ammazzateci tutti”

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L’evento che ha scosso gli animi di un’intera regione, a distanza di diciassette anni è ancora marchiato a fuoco nella mente dei cittadini, che continuano a ricordare l’accaduto con una manifestazione profondamente sentita che si svolge a ottobre di ogni anno. Nel tempo, la manifestazione è diventata un momento di riflessione sui temi della legalità, della cultura, della cittadinanza attiva e si è legata indissolubilmente al mondo della scuola, istituzione che più di tutte ha il dovere e il compito di formare la società del presente e del futuro. Il Liceo Mazzini di Locri, da sempre in prima linea nella promozione di questi stessi valori cardine, ha più volte fatto da padrone di casa per l’evento, ospitando convegni e incontri di carattere formativo e culturale nei suoi locali.

In virtù di questo impegno, Maria Grazia Laganà Fortugno ha voluto donare alla scuola un defibrillatore come segno di vicinanza e riconoscimento, con l’augurio che i giovani seguano la strada più giusta, non quella più breve, per costruire la loro vita sulla roccia della legalità e della cultura, e non sulla sabbia di un effimero benessere.

La dirigenza del Mazzini accoglie con gratitudine il dono, con la promessa di continuare a formare cittadini responsabili, che volgono lo sguardo con fiducia e speranza a quei valori per i quali tanti, come Fortugno, hanno dato la vita.

Maria Antonietta Reale | redazione@telemia.it

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