Non è fortunato il ritorno della Reggina in Lega Pro che perde a Fondi (3-1). Lo fa pagando dazio a una squadra che, in valore assoluto, ha dimostrato di avere più di qualcosa in più rispetto agli amaranto.
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Una qualità offensiva insostenibile per i giovani di Zeman che non fanno una grande impressione sotto il profilo dell’organizzazione tattica, sia difensiva che offensiva, al cospetto di un avversario che, ad onor del vero, ha risolto le partita con le sue individualità: le giocate di Calderini e Tiscione, ma anche le parate di Baiocco.
Ci sarà molto da lavorare su una squadra che è migliorata nella ripresa, dando l’impressione però di riuscire a farlo soprattutto grazie alla forze dei nervi che a quella delle idee, avendo il merito di tenere il risultato in bilico quasi fino alla fine.
Ci si aspetta, ma non è detto che arrivi, qualche elemento che possa dare consistenza ad una squadra “leggera”, ma anche una crescita fisiologica di un gruppo formato da poco tempo e con tantissimi giovani.
Le impressioni, in diverse fasi della prima frazione, sono abbastanza nette. Là dove la Reggina ha giovani di belle di speranze, il Fondi ha certezze e lo si capisce dalla convinzione con cui vengono giocati i palloni da una parte piuttosto che dall’altra.
E se l’usato sicuro amaranto, leggasi Botta e Coralli, è ancora lontano dalla migliore condizione o è out per problemi fisici (Kosnic) il quadro rischia di diventare apocalittico.
Gente come De Martino e Bombagi a centrocampo o Squillace sulla sinistra in Lega Pro riesce a fare la differenza con la sola esperienza che la Reggina, ad oggi, dimostra di non avere e pagare come limite.
Ma a scavare un solco tra le due squadre sono gli esterni d’attacco. Al 30′ Calderini, dopo aver sprecato un paio di buone opportunità, salta nettamente De Bode e, con troppa facilità, si presenta solo davanti a Sala e fa centro.
L’unico tiro in porta degli amaranto è una giocata estemporanea di Oggiano che col mancino rientra da destra e chiama Baiocco al super intervento, ma è l’unica illusione di poter lottare per il pareggio.
Al 35′ l’altro esterno di attacco, Tiscione, uno che in Serie D faceva il bello ed il cattivo tempo, supera nettamente Porcino e viene steso dal terzino. Dal dischetto si presenta Albadoro che mette un’ipoteca sul match a neanche metà della contesa.
E la proposta offensiva degli amaranto? Poca cosa. Una manovra che si illude di essere avvolgente, ma che è lenta ed impacciata.
Sala, in avvio di ripresa, evita il tris su una violenta conclusione di Albadoro.
Non è neanche fortunata la Reggina, perchè ancora con una conclusione dalla distanza serve il miracolo di Baiocco per togliere dall’incrocio una conclusione dai venti metri di Botta. La palla tocca la traversa, risbatte sul portiere e miracolosamente va fuori.
Al 51′ la sfida si riapre: Gianola, di testa, svetta sugli avversari e concretizza come meglio non potrebbe un corner a favore.
Il dominio del Fondi non c’è più e gli ospiti dimostrano di averne di più sotto il profilo fisico.
La Reggina ci crede, ma deve stare attenta perchè si presta agli attacchi dei padroni di casa. Tiscione prova la rete spettacolare in mezza rovesciata volante, ma ancora Sala è super reattivo sul primo palo.
Il Fondi capisce che è il momento di usare la testa e prova a far girare il pallone con l’intento di far correre a vuoto la squadra di Zeman ed è il momento in cui la gara comincia a scivolare via stancamente verso la fine.
Le formazioni si allungano e le occasioni iniziano a fioccare da una parte e dall’altra. Clamorosa quella che capita a Forgione, subentrato a Botta, che non trova la misura quando si trova a calciare un vero e proprio rigore in movimento.
In contropiede D’Agostino chiude il match all’87’ .
Finisce 3-1, com l’anno scorso, quando gli amaranto con il nome Reggio Calabria persero ad Aversa alla prima.
FONDI-REGGINA, IL TABELLINO
FONDI (4-3-3): Baiocco; Galasso, Bertolo, Mucciante, Squillace; Bombagi, De Martino, Varone; Calderini (60′ D’Agostino), Albadoro (87′ Iadaresta), Tiscione (82′ D’Angelo). A disposizione: Coletta, Signorini, Battistoni, Guadalupi, Addeessi, Tommaselli, Pompei. All. Pochesci
REGGINA (4-3-3): Sala; Cane, De Bode, Gianola, Porcino; De Francesco, Bangu (86′ Bianchimano), Botta (60′ Forgione), De Francesco; Oggiano, Coralli, Carpentieri (54′ Lancia). A disposizione: Licastro, Maesano, Tripicchio, Lo, Cucinotti, Bianchimano, Brunetti. All. Zeman
Marcatori: 30′ Calderini, 36′ Albadoro (rigore).51′ Gianola, 87′ D’Agostino
Ammoniti: Coralli, Porcino, Gianola
Zeman: “Non faccio drammi. E’ stata una settimana particolare”.
“E’ un risultato pesante. I carichi di lavoro non hanno importanza perchè oltre metà squadra non ha fatto la preparazione con noi. E’ stata una settimana particolare perchè abbiamo avuto tre trasferte in una settimana e credo non avvenga mai nel calcio, così come il doverci confrontare con poche certezze a livello di strutture non ci ha agevolato”.
Karel Zeman commenta così la sconfitta che la Reggina ha subito a Fondi, di cui salva poco: “Abbiamo giocato più da squadra, rispetto ad altre fasi della partita dove ognuno ha fatto un po’ per conto suo. Per venti-venticinque minuti siamo stati una squadra. Ma mi aspettavo molto di più sotto il piano fisico, perchè da Carpentieri che è un ’97 mi aspetto che corra molto di più , così come Cane che ha nella corsa il suo punto di forza. So anche che Coralli e Botta sono in ritardo di condizione”.
“Abbiamo – prosegue Zeman – perso la partita e lo abbiamo fatto meritatamente, ma da qui a fare drammi ne passa. Adesso inizia un’altra settimana che ci auguriamo possa essere migliore e che ci porti nel migliore dei modi al derby con il Messina. Speriamo di avere meno problemi organizzativi, così come contiamo di recuperare Kosnic in difesa. Il mercato? Il direttore Martino mi riserva sempre sorpresa, ma anche questi che abbiamo so che tra due mesi saranno giocatori diversi”.
(fonte Strill.it)
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