Dom. Set 29th, 2024

Tre giorni di incontri e convegni per riscoprire le radici della Magna Grecia tra mito, storia e giovani

Continua dopo la pubblicità...


futura
JonicaClima
Calura
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
E120917A-0A80-457A-9EEE-035CEFEE319A
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

“Miticu” è la parola che meglio descrive il Festival del mito e della cultura greca, che ha visto la sua conclusione ieri negli spazi del Palazzo della Cultura di Locri. L’evento, organizzato dal Gal Terre Locridee con il patrocinio del Comune di Locri, fa parte del progetto di Cooperazione regionale “Santi Briganti” e punta a diventare un appuntamento annuale dedicato alla cultura classica greca, profondamente legata alla storia della città, antica colonia della Magna Grecia.

«Questa manifestazione ha un duplice valore: scientifico, grazie alla presenza di esperti e professori di varie università italiane, e divulgativo, per avvicinare i giovani del nostro territorio alle loro radici culturali», ha dichiarato uno degli organizzatori. Il festival ha utilizzato le risorse di un progetto di cooperazione regionale per riscoprire le identità e rimettere al centro la cultura, offrendo un’opportunità unica alle comunità calabresi.

Tra gli interventi di maggior rilievo, il professor Carlo Fanelli dell’Università della Calabria ha esplorato il tema “Il cibo e il gusto in Magna Grecia”, sottolineando come la cultura greca, il territorio e la memoria siano elementi inseparabili. «Questo festival è fondamentale per riportare al centro della nostra attenzione la storia e il mito, spesso relegati ai margini. Il legame tra il nostro passato e il nostro territorio è essenziale per il futuro», ha ribadito Fanelli.

Il festival ha visto la partecipazione attiva delle scuole locali, con l’obiettivo di coinvolgere i giovani in un dialogo vivo e accessibile sulla cultura greca. Le tre giornate di convegni e incontri hanno rappresentato un’occasione unica di confronto con personalità del mondo classico, capaci di offrire un contributo significativo al territorio calabrese. L’auspicio degli organizzatori è che questa iniziativa possa crescere e diventare un punto di riferimento per la cultura e l’educazione nella regione.

La manifestazione si è conclusa con l’invito a continuare questo percorso culturale, affiancando scuole e istituzioni per trasmettere il valore della cultura greca e del teatro, parte integrante del nostro patrimonio identitario.