Mer. Lug 17th, 2024

Festa (meritata!) per il Catanzaro: non vorrei che…ma così è!

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L’ottima ‘scuola democristiana’, non certo ‘talericiana’ -che avrebbe la stessa credibilità del suo precursore, il quale in politica non è certamente né Helmut Khol, né Valéry Giscard d’Estaing (tra l’altro da me entrambi conosciuti, con gli statisti DC e quelli libanesi)- dicevo la mia ottima scuola, mi porta a osservare tutto, quasi fossi io stesso un discepolo della massima di San Bernardo.

Tra le cose che osservo o che ho osservato (e in questo caso ho osservato, e pure bene!), vi sono stati i festeggiamenti, per la meritata promozione del Catanzaro in serie B.

Due giorni prima del match salernitano -ovvero venerdì 17- ho inviato un messaggio privato al Presidente della società medesima, cioè il mio amico Ing. Floriano Noto, a cui, da non tifoso (in quanto, notoriamente, non aduso allo sport), desideravo fargli sapere come questi successi fossero -persino dal sottoscritto- vissuti con un misto di orgoglio e riscatto, a favore di una città, dell’intera città: tutto ciò è giusto che sia così e così deve essere inteso o percepito. Insomma, in ogni modo, in qualsiasi modo, persino e correttamente, assaporato.

Difatti, vi sono state squadre calcistiche, le quali nel passato, hanno dato giusta compensazione ai ‘deficit’ delle loro realtà municipale: mi riferisco, ad esempio, al Napoli di Maradona, di cui era Presidente, il ‘calabrese’ Corrado Ferlaino, magistralmente supportato dai politici partenopei, specialmente i miei amici Paolo Cirino Pomicino (noto e sfegatato tifoso), assieme a Totò Gava ed Enzo Scotti, ma pure Alfredo Vito, Raffaele Russo, Francesco De Lorenzo, Giulio di Donato e il beneventano Clemente Mastella (il quale fu pure, Consigliere d’Amministrazione della società).

Come al solito, parlo di una classe dirigente vera, poiché questi erano fior di politici, non gli hippysinistrorsi alla Fiorita et similis (includendo in tale caravanserraglio, persino l’ ‘Aldo Fabrizi dei tre colli’ e il suo componente di struttura regionale, il quale a sua volta -benché capace di trascinare l’intera Giunta Fiorita in stigmatizzazioni di note verbali diplomatiche, a fronte del suo notorio discorrere razzista- parrebbe ricordare (ma nessuno pensi che io lo sostenga!), il personsggio di Alfa Alfa, delle ‘Simpatiche Canaglie’ (beninteso, questo è il titolo della serie, perciò, da parte mia nessun riferimento ad altro).

Certo, Ferlaino era un grande Presidente, così come ha dimostrato di esserlo Noto (e della tal cosa non mi meraviglio affatto, proprio perché lo conosco e so che ha consistenza e sussistenza), epperò siccome la memoria non mi difetta e le cose bisogna dirle, ricordo pure -e deve essergli dato atto- quanto si impegnol’allora Sindaco Abramo, pur di agevolare la scelta difficile e coraggiosa, però al tempo stesso (oggi, lo si deve celebrare!) sapientemente vincente e proficua -a costo di tanti sacrifici ed investimenti- compiuta da Floriano, nel 2017. Caro Fiorita, il ‘Sindaco concreto’, perciò, ovvero colui al quale bisogna riconoscere un ‘ruolo’ non da poco, quindi, era uno dei tuoi ricorrenti ancorché apparenti e strumetali incubi -in questo caso, non io!- cioè Abramo, su cui le tue odierne inefficienze, attuali mancanze e cristallizzate fallimentarita plurime, tu e la tua circondante varietà di ‘tardo sessantottini’, cercate di fare ricadere il tutto, quando la gente sa come siete e quanto non realizzate.

Per la verità, quel che fate, lo fate pure male, alla stregua degli ‘apprendisti’ non stregoni, bensì figuranti di un sinistrume magmatico ed indefinito, ma questo lo sappiamo tutti, anzi è persino certificato da un sondaggio che fotografa la realtà cittadina, con annessa stramaggioritaria sfiducia, verso la tua figura politica e di amministratore.

Tralascio che la società elaboratrice di tale sondaggio -per di più pubblicato sul sito della Presidenza del Consiglio e di competenza del suo Dipartimento Editoria- potrebbe adire a qualche legale iniziativa giurisprudenziale, proprio a tutela della sua onorabilità, ed in luogo alle scempiaggini propalate contro di essa a mezzo stampa (in modo non ufficialmente nominale, quindi ne rispondi tu!) -e ad onor del vero, persino nei miei confronti, ma senza che io mi avventuri in tal sentieri, perché sono la politica, contrariamente a voi altri, quindi ciò non mi appartiene!- ma le immagini di te allo Stadio, con tanto di sciarpa giallorossa al collo, nel mentre ti aggiri in apparente attesa di una chiamata mai avvenuta, pur di parlare al pubblico e alla Società -unica titolata, assieme ai giocatori, di prendersi la meritata gloria, dei tifosi- è stato il triste spettacolo di un tuo, inesorabile, anzi autentico, crepuscolo, nella notte del 18 Marzo.

Più ripenso al tutto e più mi vien da dire “non vorrei che…ma così è”!

Non lo vorrei per l’istituzione che rappresenti, ma tanto tutto si supera, perciò persino questa insulsa esperienza con te alla guida, cederà il passo, pur se mi auguro il prima possibile, senza dover sperare ‘nell’anatena D’Alema’, il quale può essere sempre dietro l’angolo, per chiunque.

Ora, sotto, con i lavori dello Stadio -che grazie alla stipula con la Società, concessa, a suo tempo, proprio da Sergio Abramo, fa fatto sì che la questione fosse un buon volano, per l’ottima gestione di Floriano Noto (a cui si indirizzano, nuovamente, meritati ringraziamenri ed applausi, assieme allo staff e agli atleti)- ma i 9 milioni di Euro per il Ceravolo, non li ha stanziati la tua ‘parte politica’, posto che tu e la tua ‘non maggioranza’ -pure composta da esponenti con bretelle vistose- non avete partito alcuno (ma state, tutti a sinistra, con Che Guevara e Castro) e gli unici ad essere con uno ‘straccio’ di riferimento organizzativo (perché iscritti al PD) sono la tua Vice Sindaco e Aldo Casalinuovo, pur sempre fino a quando non lo ‘sloggerete’, per come ha dichiarato il tuo ‘dominus’.

A proposito: ricordati cosa fare per costui ogni mattina -come da me indirizzatoti attraverso chat- e mi raccomando, di farlo bene, con puntualità ossequiosa (sempre verso di lui!), in quanto lo dico per te, che ci tieni tanto ad indossare, non la sciarpa dei colori della squadra, bensì la fascia da ‘primo cittadino’, ovviamente, senza che la città ne trovi giovamento.

Et volia`, descrizione magnifica ed immaginifica, della tua desolante esperienza da futuro ex Sindaco.

Vincenzo Speziali

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