“Rete colabrodo,presidente Occhiuto si faccia sentire con Rfi”
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"Nei primi 10 mesi del 2021 ci
sono stati 48 guasti alla linea che hanno prodotto 2.377 minuti
di ritardi, coinvolto 415 treni, cancellato parzialmente 94
treni e soppresso totalmente altri 40 treni. E’ giunta l’ora di
un cambiamento vero fra i dirigenti e una nuova strategia
aziendale: l’amministratrice delegata di Rfi, Vera Fiorani venga
subito in Calabria ad incontrare sindacati e istituzioni”. E’
quanto si afferma in una nota del segretario generale della
Filt-Cgil calabrese, Nino Costantino.
“Questi sono i numeri – prosegue Costantino – delle pesanti
responsabilità di Rfi nella regione. E sono numeri che parlano
chiaro: Rfi ha abbandonato la Calabria. Al di là delle risorse
del Pnrr che progetta una strana, incomprensibile e più lunga
rete per l’Alta Velocità, le risorse per manutenere la rete
ferroviaria calabrese sono state poche e spese male. Ma Rfi fa
orecchie da mercante, parla di centinaia di migliaia di euro di
investimenti in manutenzione con il risultato di un aumento dei
guasti sulla linea che hanno prodotto rallentamenti, ritardi,
cancellazione di corse, coinvolto centinaia di treni e provocato
disagi a migliaia di passeggeri”.
Secondo la Filt – Cgil “la rete ferroviaria calabrese è un
colabrodo che produce un disservizio che non ha paragone con
alcuna altra regione del Paese mettendo a rischio la sicurezza
dei lavoratori e dei passeggeri. Per Rfi la Calabria è una
regione canaglia, si può anche non tenere in considerazione. Per
questo chiediamo al presidente della Regione Occhiuto di farsi
sentire, di fare come l’assessore regionale ai trasporti della
Lombardia che pochi giorni addietro a causa di un guasto alla
rete che ha provocato un ritardo di soli 15 minuti ha convocato
l’Amministratrice delegata di Rfi. Solo per 15 minuti. Invece in
Calabria dove in 10 mesi si sono accumulati, a causa della rete
fatiscente, più di 2 mila e 300 minuti di ritardo per Rfi va
tutto bene. L’Ad dell’azienda venga in Calabria e dimostri con i
fatti di non considerarci l’ultima periferia dell’impero”.
“Chiediamo anche alla deputazione calabrese – sottolinea ancora
Costantino – di portare nelle aule parlamentari un serio
dibattito sullo stato dell’infrastruttura ferroviaria, per
verificarne il grave abbandono e per impegnare Rfi ad un cambio
di rotta immediato nella strategia aziendale e nel management
che ha provocato e mantenuto tale situazione”.