Mar. Lug 16th, 2024
Roma, 30 mag. (askanews) - "Capisco la preoccupazione ma credo che fosse importante riaprire l'Italia". Così la presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, ai microfoni del Gr1 Rai. "Per quanto riguarda le zone che mantengono un alto tasso di contagio" - prosegue -, credo che sia abbastanza facile, e importante, predisporre dei controlli da fare però in partenza, e vigilare così su quelle zone, ma penso che era assolutamente necessario riaprire il paese" "Noi da parte nostra, continuiamo il monitoraggio come lo stiamo facendo da tempo, siamo ormai a oltre 1.700 tamponi al giorno, abbiamo fatto il monitoraggio di chi è arrivato in base all'ultimo decreto, che permetteva il ritorno nelle case di residenza". "Abbiamo fatto il circa seimila tamponi complessivi, e i numeri dei positivi stati decisamente molto bassi, quindi questo ci conforta nel decidere per una riapertura più tranquilla e in sicurezza". Infine, sullo svolgimento dell'estate, la Santelli si è detta "fiduciosa". "Credo che le persone, sia i singoli cittadini che gli imprenditori e le aziende, abbiano compreso le regole che bisogna seguire, e quindi - ha concluso - possiamo affrontare questa stagione estiva, ovviamente con tutte le difficoltà che ci sono in termini imprenditoriali ed economici, ma in maniera più serena." red/gci

‘Rischio cosche approfittino emergenza, arrivare prima di loro’

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“La Calabria è una terra aperta, su 6.000 controlli sono solo 6 risultati positivi, la Calabria è aperta a tutti e a chi viene gli si offre una cena”. A dirlo la presidente della Regione Calabria Jole Santelli rispondendo alle domande di Giovanni Minoli nella trasmissione Il Mix delle 5 in onda su Rai Radio1 sull’idea di alcune regioni di mettere una “patente” per entrare. La presidente, è scritto in una nota, ha anche spiegato vome la chiusura drastica della Regione Calabria le ha permesso di ottenere oggi una terra no Covid. “Noi – ha detto – avevamo una sanità molto debole, ho giocato di anticipo. Ho visto cosa succedeva dalle altre parti. Il mio modello è stato il Veneto”. Alla domanda se si è pentita di avere aperto prima bar e ristoranti, Jole Santelli ha risposto: “Io l’avevo detto che il Governo avrebbe aperto e infatti una settimana dopo il Governo ha aperto tutto. Io ho fatto una scommessa e l’ho vinta. Infatti la mia qualità migliore è l’intuito”. “Bisogna mettere mano al titolo 5 e poi bisogna ripensare ad un livello di governance nuovo cioè una collaborazione che sia pensata e non temporanea”, ha poi detto la Governatrice parlando del coordinamento tra Stato e Regioni. Alla domanda sui rischi che la ‘ndrangheta possa sfruttare la situazione di emergenza, Jole Santello ha detto che “il rischio È fortissimo in tutta Italia, loro sono veloci, lo stato è lento. Se arriviamo noi prima evitiamo che arrivino loro”, spiegando che la Regione Calabria ha adottato un processo di emergenza per evitare l’intrusione della malavita, donando subito 2000 euro agli imprenditori che sono rimasti chiusi durante il lockdown. Quindi, parlando di quale sarà il nuovo volto della Calabria anche grazie allo stanziamento di 11 mln per la film commissione, la Santelli ha sostenuto che satrà “una Calabria a colori, la peculiarità della Calabria è che ha veramente mille volti da raccontare, vogliamo puntare sulle storie calabresi, storie che non sono note e che vale la pena raccontare, ci sono gli Amarelli una storia storie incredibile, già nel 500 si spartivano il mercato europeo con la loro liquerizia. E’ una storia fantastica”. Infine, parlando di Berlusconi e se quest’ultimo le avesse dato dei consigli al momento della nomina a presidente della Regione, Jole Santelli ha detto: “Mi ha sempre detto di fare quello che pensavo e non avere paura, mi ha insegnato la voglia di scommettere”.

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