Mar. Lug 16th, 2024

In Arabia vince ancora Verstappen davanti a Perez ma la lente è puntata sulla Ferrari: Leclerc terzo e giro veloce, settimo Bearman alla sua prima gara in F1 per aver sostituito Sainz

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Dopo il Bahrain, in Arabia Saudita il secondo GP dell’anno di F1. Si gareggia per il podio dietro d una Red Bull mostruosa. 

GP Arabia Saudita – Il più veloce tracciato cittadino nella storia della Formula 1 ha rappresentato il secondo appuntamento del Mondiale. In una magica atmosfera notturna, il favorito è rimasto sempre il solito Verstappen che si prende la 34esima pole della carriera. Nonostante continuino gli scossoni in casa Red Bull, l’olandese continua a fare il suo e anche meglio.

Una delle novità più interessanti, in termini numerici, è stata la prima gara in F1 di Ollie Bearman (sostituto di Carlos Sainz in Ferrari, operato all’appendicite) diventato il terzo pilota più giovane (18 anni) a partecipare ad una gara di Formula 1 dopo Max Verstappen e Lance Stroll.

LA CRONACA DEL GP DELL’ARABIA SAUDITA

Tutti su gomma media (tranne Bearman e Bottas sulle soft) partono spediti a semafori spenti: ecco il primo batticuore con Leclerc che si tiene la seconda posizione dopo l’attacco pericoloso di Perez partito terzo.

Bearman parte aggressivo su Tsunoda. L’inglese vuole stupire sin da subito. Nel frattempo al 4° giro il messicano della Red Bull supera la Ferrari di Leclerc, in gara con un ala da medio/alto carico, a differenza degli altri team che hanno un’ala più scarica.

Al 7° giro bandiera gialla e conseguente SAFETY CAR: Stroll tocca il muro prima a sinistra e poi dritto verso le barriere tra la curva 22 e la 23. Ne approfittano quasi tutti per fare il primo pit stop montando la gomma bianca. Al 14° giro Bearman supera Zhou ed entra in zona punti. Un traguardo già storico per il 18enne dell’academy della rossa. Un giro dopo Leclerc effettua un bellissimo sorpasso sul futuro compagno di squadra Hamilton al termine di un duello intenso.

Pioggia di penalità in corso d’opera: 20 secondi per Magnussen (per un contatto con Albon e per non aver ridato una posizione) e 5 secondi per Perez per Unsafe Release su Alonso. Il messicano si riprende il secondo posto su Norris al 18esimo giro, cercando di allungare per scontare meglio la penalità. Il pilota della Mclaren, nel frattempo, deve difendersi da Leclerc dietro di lui che fa leggermente fatica, ma riesce a passarlo al 27° giro sfruttando la scia e il DRS dell’orange.

E mentre Bearman, nono, gira sui tempi di Alonso e Russell, Leclerc al giro 30 perde nel secondo e nel terzo settore e guadagna nel primo. Il contrario di quello accaduto fino ad allora. Nel frattempo duello nelle retrovie tra Magnussen, Ocon e Tsunoda. Al 37° giro primo pit-stop per Hamilton che monta gomme soft per andare all’attacco di Bearman ottavo. L’inglese della Mercedes fa il giro veloce in 1:32.309.

E’ la gara più lunga della carriera di Bearman: non ha mai corso per più di un’ora il sostituto di Sainz sulla SF-24. Il britannico, infatti, compie tante sollecitazioni al collo, segno di una gara pesante per lui ma bellissima. Nel frattempo lotta serrata alle sue spalle tra Norris e Hamilton che vogliono “fregargli” la posizione. Al 47° giro la Haas di Hulkenberg chiude la Top 10.

BANDIERA A SCACCHI

Una gara sicuramente più movimentata, sino alla sua bandiera a scacchi. Max Verstappen, infatti, vince il GP d’Arabia Saudita (56^ vittoria e 100° podio in carriera) ma non riesce a soffiare il giro veloce ad Hamilton. Ci riesce Charles Leclerc in 1’31″632 proprio all’ultimo tentativo tagliando il traguardo in terza posizione (31° podio in Carriera per lui).

“Un gran bel passo oggi” – ha commentato il monegasco ai microfoni della Formula 1 – “Nel complesso ho avuto sensazioni buone. Le Red Bull erano troppo veloci, diciamo che oggi abbiamo conquistato il miglior risultato possibile, l’obiettivo era questo. Bearman ha fatto un lavoro incredibile. E’ straordinariamente impressionante, ma conosciamo il suo talento.”

La Ferrari, dunque, si conferma seconda forza e quindi davvero migliorata rispetto al 2023, trovandosi ora chiaramente avanti a Mercedes, McLaren e Aston Martin. Il “problema” è che è migliorata anche la Red Bull e la sensazione è che sia persino superiore rispetto alla passata stagione. Convince Bearman, alla sua prima gara in F1, e non stupisce neanche che sia lui il Drive Of The Day. Il pilota Ferrari (settimo) è riuscito a tenersi dietro Norris e Hamilton (ottavo e nono). Piastri conclude quarto, chiude Hulkenberg decimo. Delusione ancora per l’Alpine (Ocon tredicesimo e Gasly ritirato per problemi).

Martina Middia

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