Le indagini avrebbero confermato
il ferreo controllo di cosa nostra sulla risoluzione delle
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controversie tra privati che avrebbe visto l’intervento
risolutivo di quello che è considerato il presunto reggente del
mandamento di Pagliarelli. Quest’ultimo sarebbe riuscito ad
impossessarsi di una lussuosa villa con piscina, in un’area
rurale del Comune di Palermo, sequestrata oggi nel corso
dell’operazione. L’organizzazione si sarebbe occupata del
traffico di cocaina, hashish e marijuana e dello spaccio in
diverse zone di Palermo. Per l’hashish gli indagati si sarebbero
rivolti a un gruppo di corrieri campani che si sarebbero
riforniti direttamente nella cittadina spagnola di Malaga e che
avrebbero curato il trasporto della sostanza fino al capoluogo
siciliano. Per la cocaina, invece, avrebbero fatto riferimento a
calabresi che si sarebbero fatti carico della consegna. Il
ricavato dal traffico e dallo spaccio di droga sarebbe servito
al mantenimento dei familiari dei detenuti. Nel corso
dell’attività erano già state arrestate 3 persone ed è stato
deferito in stato di libertà un altro soggetto e sequestrati
circa 70 chili di stupefacente e 20.000 euro in contanti.