Il week end dell’Epifania significa una sola cosa: vacanze allungate. Circa 2,4 milioni di italiani hanno deciso di non accontentarsi delle festività natalizie appena trascorse e di quelle del nuovo anno ma di approfittare dell’ultima data rossa sul calendario prima di Pasqua, per potersi dedicare al relax e al divertimento.
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L’Epifania è solitamente una vacanza sottovalutata, perché talvolta troppo breve per poterla trascorrere nel modo adeguato, ma nell’anno dei ponti e dei pre e post festivi da sfruttare anche il giorno della befana diviene un’occasione ghiotta per festeggiare.
La meta per l’Epifania 2017 è stata l’Italia. Quale miglior occasione per scoprire le bellezze della penisola magari innevate? Federalberghi lo aveva annunciato.
Circa 1 milione 100 mila sono partiti in occasione del week end mentre 798 mila hanno continuato la loro vacanza da Natale, 506 mila da Capodanno.
La parola d’ordine è relax ma anche cultura, le mete più gettonate sono state le città d’arte e quelle di montagna, favorite dall’ondata di gelo che ha colpito l’intera penisola.
I grandi classici non sono stati spodestati, Roma, Firenze e Napoli mantengono la vetta della classifica.
Le località montane hanno registrato un tutto esaurito con il solo 6% di disponibilità per l’Epifania.
Anche la Calabria ha offerto del suo e tutto a basse temperature. Dai centri montani sino ai centri cittadini, si è trattato di un’epifania sotto zero.
In testa le piste dei vari centri calabresi, Camigliatello, Palumbo Sila, Mancuso e Gambarie, seguite da Lorica, nonostante sia priva di seggiovia poiché sotto sequestro dopo il tragico incidente avvenuto a dicembre 2016.
Aperti i centri di cultura in tutta la regione, dai musei ai parchi archeologici sino ai luoghi religiosi.
Un’alta percentuale di calabresi ha scelto di trascorrere nel modo più tradizionale possibile a casa con i propri amici e familiari. Ma la tendenza principale ha visto una Calabria e un’Italia in movimento, nonostante le temperature.
Il giro d’affari che si è verificato in Italia è di 437 milioni con una spesa media che si aggira sui 397 euro.
SARA FAZZARI