In Calabria, il settore zootecnico sta attraversando una fase critica a causa di gravi emergenze sanitarie che stanno colpendo duramente gli allevamenti locali. Tra queste, la diffusione della Lingua Blu (Blue Tongue), un virus che sta causando gravi perdite soprattutto tra gli ovini, e la Peste Suina Africana, che continua a minacciare gli allevamenti di suini in tutta la regione. Queste malattie infettive stanno costringendo molti allevatori ad abbattere i loro capi di bestiame, con pesanti conseguenze economiche.
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Per fronteggiare questa difficile situazione, la Regione Calabria, guidata dall’Assessore all’Agricoltura Gianluca Gallo, ha messo in campo una serie di misure straordinarie per sostenere gli allevatori e arginare la diffusione di questi virus. L’azione regionale prevede l’acquisto e la somministrazione immediata di vaccini contro la Lingua Blu, insieme alla messa in atto di misure di profilassi per contenere la Peste Suina Africana, soprattutto nelle zone più colpite, come il Crotonese.
Oltre alle azioni sanitarie, la Regione ha stanziato 5 milioni di euro per il 2024, destinati al ripristino degli allevamenti colpiti da epizoozie e zoonosi. Questi fondi, accessibili tramite un bando regionale, mirano a sostenere gli allevatori nella ricostruzione delle loro attività. Il contributo massimo per azienda è fissato a 200.000 euro e potrà essere utilizzato per l’acquisto di nuovo bestiame, al fine di ristabilire la capacità produttiva compromessa dalle malattie. Le procedure per l’accesso ai fondi sono state semplificate, affidando la gestione delle domande alla piattaforma Fincalabra.
L’Assessore Gianluca Gallo ha sottolineato come questa sia una risposta rapida e concreta per un settore già duramente provato dalle difficoltà economiche e dai danni diretti legati alla perdita di capi di bestiame. Le malattie, tra cui la brucellosi bovina e bufalina e la leucosi bovina enzotica, hanno reso ancora più complicato il recupero degli allevamenti, costringendo a procedure sanitarie lunghe e onerose per il ripristino della qualifica sanitaria degli impianti.
Le domande di accesso ai contributi potranno essere presentate fino al 31 ottobre, e le risorse messe a disposizione rappresentano un tentativo di arginare una crisi che minaccia seriamente il settore zootecnico calabrese. La Regione si augura che gli interventi possano aiutare gli allevatori a superare questa difficile fase, ridando vitalità a un comparto essenziale per l’economia locale.