Ven. Nov 22nd, 2024

La prefetta Laura Lega ispeziona l’area di prima accoglienza e annuncia 212mila euro di fondi per sostenere il comune nella gestione dei flussi migratori.

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Oggi pomeriggio, Roccella Jonica ha ricevuto una visita inaspettata da parte di Laura Lega, capo del dipartimento immigrazione del Ministero dell’Interno. La prefetta, accompagnata dal prefetto di Reggio Calabria, Clara Vaccaro, e dal direttore centrale dei servizi civili per l’immigrazione e l’asilo, Francesco Zito, ha effettuato un sopralluogo nell’area portuale dove si trova la tensostruttura destinata alla prima accoglienza dei migranti. Presenti anche il sindaco di Roccella, Vittorio Zito, e i responsabili delle forze dell’ordine, Lega ha incontrato e ringraziato gli operatori impegnati nell’emergenza, esprimendo apprezzamento per il loro lavoro al servizio dei migranti in arrivo.

Durante il briefing, la prefetta ha sottolineato l’importanza della sicurezza del litorale e il ruolo fondamentale svolto dalle forze dell’ordine nel supportare le attività della Prefettura relative agli sbarchi. La visita arriva in un momento in cui il Ministero dell’Interno ha recentemente approvato un decreto per il riparto di 5 milioni di euro destinati ai comuni di confine con altri Paesi europei e ai comuni costieri maggiormente coinvolti nei flussi migratori.

Tra i beneficiari dei fondi, Roccella Jonica riceverà la fetta più consistente, con un contributo di 212mila euro. Questo finanziamento rappresenta un sostegno importante per il comune, che si trova in prima linea nell’accoglienza dei migranti e nella gestione di un’emergenza sempre più complessa. Altri comuni del reggino, come Reggio Calabria, Brancaleone, Riace e Bianco, riceveranno importi minori, contribuendo comunque a sostenere le attività di accoglienza e sicurezza lungo la costa calabrese.

Questa visita istituzionale sottolinea l’attenzione del Ministero verso le realtà locali impegnate nell’accoglienza dei migranti e il riconoscimento del lavoro svolto sul territorio per affrontare una delle emergenze umanitarie più urgenti del nostro tempo.