Ven. Ago 2nd, 2024

«Quando nel 2024 sei ancora costretto a leggere di una giovane donna, 47anni, morta in casa forse perché non adeguatamente soccorsa – il medico è dovuto arrivare da Taurianova a Locri, parliamo di 50 km circa – una, anzi più domande sorgono spontanee anche all’uomo più insensibile del mondo». Chiede la rimozione del del presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, commissario di rientro,  il delegato provinciale Smi (sindacato medici italiani) di Catanzaro, Saverio Ferrari.

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Secondo Ferrario in più di due anni Occhiuto non ha fatto nulla di concreto per risolvere minimamente i problemi dell’area di emergenza-urgenza e della sanità calabrese in generale. Nell’ennesima storia sui social abilmente montata come un film d’azione , Occhiuto annuncia incontri con i direttori generali

la sceneggiatura è sempre la stessa, Calendarizzazione di incontri ,lea e liste d’attesa. In questi appuntamenti manca , però, quello di capire i cosa sta succedendo nella locride dove dall’inizio del 2024 siamo già a quattro casi di presunta mala sanità. Sarà anche vero che ci sono in corso indagini interne per capire cosa sta succedendo, ma caro presidente sui social visto che si trova spieghi cosa sta succedendo nella sua Regione. Una gestione fallimentare sotto gli occhi di tutti ed ancor di più di chi frequenta la sanità calabrese per lavoro o per necessità ma lei continua a narrare che tutto si sta risolvendo. Noi semplici cronisti riportiamo la voce congiunta dei segretari Cisl Fp Giovanni Lopez, Antonio Curcillo, Giuseppe Rubino e la segretaria generale Luciana Giordano, che parlano di una centrale operativa del 118 sotto organico. La mole di richieste di soccorso dovrebbe essere gestita da 8/10 operatori a turno; invece, sono presenti in servizio solo 5/6 unità infermieristiche che devono fronteggiare le molteplici richieste di soccorso da parte dell’utenza.

Lo stesso 118 contattato dal padre di Monica , dopo una crisi respiratoria. Il 118 arriva, ma ancora una volta arriva ancora una volta senza un medico. Lo stesso arriverà in un secondo momento da Taurianova quando per Monica non c’era più niente da fare, lasciando i sui cari a soli 47 anni. Lo stesso dolore che si riaccende oggi per i genitori del giovane Christian Guarneri altro presunto caso di malasanità nella Locride.

A loro si aggiunge il dolore della giovane madre che a febbraio, nella sala parto dell’ospedale di contrada Verga, da l’ultimo e primo abbraccio al proprio figlio.

Quattro vite, spezzate, in una locride che sembra non voler più reagire a partire dai primi cittadini silenti.

Maria Teresa Criniti

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