In meno di 24 ore, il porto di Roccella Jonica è stato teatro di due sbarchi di migranti, evidenziando una situazione sempre più critica lungo le coste calabresi. Con oltre 1000 migranti soccorsi dall’inizio dell’anno, la Locride continua a essere una delle principali aree di approdo per chi fugge da guerre e difficoltà economiche.
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Il primo intervento:
Il primo soccorso è avvenuto nel primo pomeriggio di ieri, quando una motovedetta della Guardia Costiera ha intercettato un barchino a poche decine di miglia dalla costa ionica. A bordo vi erano 71 persone, tra cui 12 minori, provenienti da Iran, Iraq e Afghanistan. I migranti sono stati tratti in salvo e portati al porto, dove ad attenderli c’era un dispositivo di accoglienza sotto il coordinamento della Prefettura di Reggio Calabria.
Il secondo salvataggio:
Nella notte, la motovedetta CP 326 ha soccorso un’altra imbarcazione a vela, partita dalla Turchia cinque giorni fa. A bordo vi erano altre 71 persone, anche in questo caso principalmente di nazionalità iraniana e irachena, tra cui donne e bambini. L’operazione è avvenuta a circa 35 miglia a sud-est del porto di Roccella, e i migranti sono stati accolti in banchina alle 5:15 del mattino.
Accoglienza e assistenza:
Una volta giunti a terra, tutti i profughi sono stati sottoposti a controlli medici nella tensostruttura di prima assistenza allestita presso il porto e gestita dai volontari della Croce Rossa e della Protezione Civile. La Prefettura di Reggio Calabria ha coordinato l’intero dispositivo di accoglienza, garantendo che i migranti ricevessero l’assistenza necessaria.
Un fenomeno in crescita:
Con questi due interventi, si è giunti al ventesimo sbarco dall’inizio del 2024 lungo il litorale della Locride. Il numero totale di migranti soccorsi supera ora quota 1000, evidenziando la crescente pressione migratoria che si sta abbattendo su questa regione del Sud Italia.
Le operazioni di salvataggio e accoglienza a Roccella Jonica mostrano una grande capacità di risposta da parte della Guardia Costiera, delle autorità locali e delle organizzazioni di volontariato, ma la situazione migratoria richiede sempre più attenzione e un’azione coordinata a livello nazionale ed europeo.