Mar. Lug 16th, 2024

La Uil Scuola critica le scelte ministeriali che limitano le opportunità di mobilità interregionale, lasciando molti dirigenti scolastici senza opzioni vicino a casa

Continua dopo la pubblicità...


futura
JonicaClima
amacalabria
Calura
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
stylearredamentiNEW
E120917A-0A80-457A-9EEE-035CEFEE319A
FEDERICOPUBB
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

La situazione per i dirigenti scolastici in Calabria continua a essere difficile, come confermato dal segretario regionale della Uil Scuola, Andrea Codispoti. Dopo l’incontro recente con i vertici dell’Ufficio Scolastico Regionale a Catanzaro, è emerso che non ci sono prospettive di immissioni in ruolo o di mobilità interregionale in entrata per i dirigenti. Le scarse disponibilità, se ci saranno, sono destinate solo a coloro che vogliono trasferirsi in un’altra regione.

I presidi, che da anni sperano di potersi avvicinare a casa e famiglia, si trovano nuovamente a fare i conti con una situazione difficile. Hanno tempo fino al 28 giugno per presentare domanda di trasferimento o di conferma degli incarichi attuali, ma le prospettive sono poco incoraggianti.

La Uil Scuola ha manifestato forte dissenso nei confronti delle recenti direttive ministeriali, che, derogando dal Contratto Collettivo Nazionale, hanno complicato l’assegnazione degli incarichi dopo il Dimensionamento. Questo ha portato molti presidi a essere obbligati a trasferirsi, con un grave impatto sulla loro professionalità.

Durante l’incontro a Catanzaro è emerso che ci sono 48 sedi libere e vacanti in tutta la Calabria, distribuite in varie province. Questo significa che diversi dirigenti del Cosentino e del Catanzarese potrebbero essere costretti a spostarsi fuori provincia per trovare una nuova sede. Al contrario, nel Reggino e nel Crotonese sembra esserci un surplus di posti disponibili, mentre nel Vibonese la situazione potrebbe essere in pareggio.

Complessivamente, in Calabria ci sono 281 scuole, alle quali si aggiungono 7 autonomie in deroga, tutte gestite in reggenza sia per i presidi che per i Dsga.

Andrea Codispoti sottolinea anche la mancanza di certezze riguardo alla pesatura delle istituzioni scolastiche, un aspetto cruciale per i dirigenti poiché influisce direttamente sulla loro retribuzione e sulle condizioni di lavoro.

In sintesi, la situazione critica degli incarichi dirigenziali nelle scuole calabresi richiede urgenti soluzioni per garantire stabilità e soddisfazione professionale ai presidi della regione.

Print Friendly, PDF & Email