Dom. Set 1st, 2024

Il direttore della Cardiologia di Polistena, Vincenzo Amodeo, denuncia la grave insufficienza di risorse umane e servizi per affrontare le emergenze coronariche. Chiede una reazione collettiva e una protesta per migliorare la situazione

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Il sistema sanitario calabrese si trova di fronte a una crisi critica nel trattamento delle emergenze cardiologiche. Vincenzo Amodeo, direttore della Cardiologia/Utic e cardiostimolazione presso l’ospedale spoke di Polistena, ha sollevato preoccupazioni gravi riguardo alla carenza di medici, in particolare ospedalieri, e alla mancanza di risorse umane sufficienti. Questa carenza si riflette pesantemente sull’efficacia dei servizi di emodinamica, essenziali per trattare le malattie coronariche in modo tempestivo.

Amodeo sottolinea come la crescita esponenziale delle malattie coronariche, unita alle complesse caratteristiche orografiche della Calabria, renda imprescindibile la disponibilità di servizi di emodinamica per eseguire terapie salvavita. Le cardiologie locali, già oberate dalla crescente domanda, affrontano difficoltà nel reperire posti letto nelle unità di emodinamica e, ancor più, nell’ottenere ambulanze equipaggiate con personale medico per gestire le emergenze aritmiche, che sono una delle principali cause di morte improvvisa legata alle patologie infartuali.

In un tentativo di mitigare la crisi, le autorità sanitarie regionali hanno disposto che le cardiologie che effettuano trasferimenti creino un servizio di pronta disponibilità per medici e infermieri, incaricati di accompagnare i pazienti in ambulanza. Tuttavia, Amodeo esprime dubbi amari su questa soluzione, chiedendosi: «Ma quali medici e infermieri?».

La situazione critica chiede una reazione forte e una protesta pubblica per stimolare il cambiamento e garantire che i servizi essenziali per la salute cardiaca siano adeguatamente sostenuti e potenziati. La comunità deve unirsi per chiedere interventi concreti e immediati, al fine di evitare ulteriori sacrifici e garantire la sicurezza dei pazienti.

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Il sistema sanitario calabrese si trova di fronte a una crisi critica nel trattamento delle emergenze cardiologiche. Vincenzo Amodeo, direttore della Cardiologia/Utic e cardiostimolazione presso l’ospedale spoke di Polistena, ha sollevato preoccupazioni gravi riguardo alla carenza di medici, in particolare ospedalieri, e alla mancanza di risorse umane sufficienti. Questa carenza si riflette pesantemente sull’efficacia dei servizi di emodinamica, essenziali per trattare le malattie coronariche in modo tempestivo.

Amodeo sottolinea come la crescita esponenziale delle malattie coronariche, unita alle complesse caratteristiche orografiche della Calabria, renda imprescindibile la disponibilità di servizi di emodinamica per eseguire terapie salvavita. Le cardiologie locali, già oberate dalla crescente domanda, affrontano difficoltà nel reperire posti letto nelle unità di emodinamica e, ancor più, nell’ottenere ambulanze equipaggiate con personale medico per gestire le emergenze aritmiche, che sono una delle principali cause di morte improvvisa legata alle patologie infartuali.

In un tentativo di mitigare la crisi, le autorità sanitarie regionali hanno disposto che le cardiologie che effettuano trasferimenti creino un servizio di pronta disponibilità per medici e infermieri, incaricati di accompagnare i pazienti in ambulanza. Tuttavia, Amodeo esprime dubbi amari su questa soluzione, chiedendosi: «Ma quali medici e infermieri?».

La situazione critica chiede una reazione forte e una protesta pubblica per stimolare il cambiamento e garantire che i servizi essenziali per la salute cardiaca siano adeguatamente sostenuti e potenziati. La comunità deve unirsi per chiedere interventi concreti e immediati, al fine di evitare ulteriori sacrifici e garantire la sicurezza dei pazienti.

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