Mar. Lug 16th, 2024

“In questa fase di preparazione delle liste, stiamo registrando una sensibilità e un’attenzione maggiore da parte delle forze politiche rispetto al passato”: così la presidente dell’Antimafia, Rosy Bindi, la quale ha spiegato che, in vista delle comunali, esponenti del Pd, dell’Idv e di Fi “ci hanno chiesto di esaminare le liste. Apprezziamo questa sensibilità e questa attenzione. Il fatto di chiedere a noi di fare delle verifiche, significa che si vuole fare bene”. Bindi ha precisato che l’Antiamfia, proprio per la carenza degli strumenti da parte dello Stato (innanzitutto il casellario giudiziario nazionale non aggiornato e senza carichi pendenti e l’assenza di una banca dati unica di candidati ed eletti, tanto che la presidente dell’Antimafia ha parlato di “totale non conoscenza del personale politico di questo Paese”), si limiterà a fare un lavoro di osservazione sui comuni sciolti per mafia, su quelli in commissariamento ordinario, dopo aver avuto una commissione d’accesso e sui comuni che hanno avuto una commissione d’accesso negli ultimi tre anni. I 15 comuni sotto “verifica” saranno quindi: Battipaglia, Scalea, Ricadi, Badolato, San Luca, Platì, Ioppolo, Roma, Trentola Ducenta, S. Oreste, Briano, Finale Emilia, Morlupo, Diano Marina, San Sostene. “Riteniamo inoltre – ha concluso – che le norme riguardanti la candidabilità nei comuni sciolti per mafia debbano essere in qualche modo rese più rigorose, così come riteniamo che debbano essere inasprite le pene per il reato di scambio elettorale, sia mafioso sia ordinario. Le mafie rappresentano un vero e proprio attentato nei confronti della democrazia e della qualità della vita democratica di un Paese”.

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