Sotto la lente della commissione elettorale la documentazione integrativa predisposta per sanare le irregolarità procedurali nella presentazione dei candidati. Possibile anche un intervento del ministero dell’Interno.
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La commissione elettorale di Cosenza sta esaminando la documentazione integrativa presentata dai rappresentanti della lista “Cosenza Popolare”, diretta espressione del Nuovo centrodestra. I commissari hanno deciso di approfondire le carte fornite dai centristi, che ieri sono stati ricusati dalla competizione elettorale in programma per il 5 giugno. Alla base della decisione c’è l’errore compiuto dai rappresentanti di “Cosenza Popolare’ che hanno presentato moduli di accettazione delle candidature datati e non contenenti le prescrizioni in materia di incandidabilità contenute nella legge Severino. «Si tratta di un vizio formale e non sostanziale», è la difesa dei rappresentanti di Ncd. Che a supporto delle loro tesi citano il caso di Milano dove la lista di Fratelli d’Italia sarebbe incorsa nello stesso errore. A questo proposito potrebbe intervenire il ministero dell’Interno attraverso una circolare che faccia chiarezza sul punto. Lo sperano soprattutto la famiglia Gentile e il candidato a sindaco Enzo Paolini, che molto conta sull’apporto elettorale del sottosegretario Tonino e del vicepresidente del Consiglio regionale Pino.