Mar. Lug 16th, 2024

Il segretario della Lega a Piazza del Popolo

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L’impegno che “offriamo è quello di governare bene, insieme, per cinque anni, con Silvio, Giorgia e Maurizio“. Così il segretario della Lega Matteo Salvini a piazza del Popolo per la chiusura della campagna elettorale in vista delle elezioni politiche 2022 del 25 settembre.

Sul tema dell’energia, dice il leader della Lega, “serve subito un decreto per bloccare aumenti di bollette luce e gas, se non lo farà questo governo, lo farà il prossimo di centrodestra”.

“Via il canone Rai dalla bolletta e dalle tasse dei cittadini italiani. Se Fazio vuole fare i comizi, se li paga di tasca sua” attacca Salvini, tornando sulla proposta di abolire il canone rai, eliminandolo dalla bolletta della luce. “Basta col dazio dei 90 euro di canone Rai”, attacca. “Basta il canone pagato per far fare comizi a pseudo intellettuali di sinistra”.

Parla, poi, di immigrazione. “Evviva il suono delle campane e guai a chi viene nel nostro Paese per cambiare i nostri usi e costumi” dice, mentre risuonano le campane di Santa Maria degli Angeli. “Chi arriva deve rispettare la nostra storia, di popolo accogliente e generoso, ma non di fessi” precisa.

Al reddito di cittadinanza “cosa succede se Salvini, Giorgia e Silvio vincono le elezioni? Per quello che mi riguarda viene lasciato nelle tasche di chi non può lavorare, io voglio un Paese che non dimentica nessuno, ma se tu prendi denaro pubblico e dici di no a una offerta di lavoro, perdi qualsiasi privilegio e diritto a continuare ad avere soldi pubblici”.

“Letta anche oggi ha parlato di Ius scholae, io dico no. La legge in vigore già rende l’Italia il Paese europeo che concede più cittadinanze di tutti“, spiegando “che la cittadinanza non è un biglietto premio al luna park, va scelta e voluta al compimento del 18esimo anno di età”.

Si rivolge, infine, alla piazza capitolina gremita. “Che spettacolo, fatevi sentire, fate arrivare all’ufficio di Gualtieri e Zingaretti l’avviso di sfratto” dice rivolgendosi alla folla. “Lo dico da romano di adozione, l’avviso di sfratto di Roma e dei romani. Pensavamo di aver toccato il fondo con la Raggi e, invece, Gualtieri riesce a fare peggio”.

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