Mar. Lug 16th, 2024

Il leader Iv: “La leadership? Dobbiamo fare un passo indietro. Se Berlusconi e Letta ci temono vuol dire che è la soluzione”

Continua dopo la pubblicità...


futura
JonicaClima
amacalabria
Calura
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
stylearredamentiNEW
E120917A-0A80-457A-9EEE-035CEFEE319A
FEDERICOPUBB
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

L’accordo con Carlo Calenda per un’alleanza Italia Viva-Azione in vista delle elezioni politiche 2022 non è ancora cosa fatta ma “abbiamo tempo, tra domani e venerdì…. Domani ci vediamo con Carlo e decidiamo“. A dirlo al sito della ‘Stampa’ è lo stesso leader di Iv Matteo Renzi.

“Se si fa l’accordo – chiarisce – bisogna capire qual è la prospettiva, se c’è un ragionamento. Le candidature e la lista sono la cosa più facile, la vera domanda è ‘vogliamo fare un percorso che costruisca un grande polo del buonsenso che sia in grado di incidere nella prossima legislatura?’. Per farlo, bisogna fare le cose per bene”.

Quanto alla leadership di Iv-Azione “uno o tutti e due dobbiamo fare un passo indietro. Io non ho problemi”. Un ticket femminile? “Prima mettiamoci d’accordo sul resto e poi vediamo. Carfagna, Bonetti e Gelmini hanno lavorato bene“.

Sull’alleanza di centrosinistra, non risparmia attacchi al segretario dem: “Letta ha fatto una frittata, ha messo dentro Di Maio ma Di Maio che c’azzecca con il Pd? Sta aiutando la destra-destra a furia di dire aumentiamo le tasse. Berlusconi sta amando più Enrico che Gianni Letta…”. Mentre “stamattina ho visto che Berlusconi ci attacca e ho detto occhio, questa è la soluzione. Se Berlusconi ci teme perché possiamo portare via voti ai moderati, se il Pd ci teme perché c’è un’ala riformista che tra votare Draghi e Di Maio ci pensa, vuol dire che questa cosa può avere un risultato decisamente superiore ai sondaggi”.

Quanto a “Meloni non è un pericolo per la democrazia, ma per le casse dello Stato“, avverte. “Se vince la destra è in pericolo il vostro portafogli, hanno fatto tante di quelle promesse. Se devo guardare al mio di portafogli dico sono felicissimo. Ma se guardo al debito pubblico la considero una follia”. Quindi sugli allarmi lanciati dal Pd ironizza: “Sapevo che Letta era amico della Meloni, ma non pensavo così tanto. La verità è che Letta si frega da solo”.

Print Friendly, PDF & Email