Gio. Nov 14th, 2024

Locri, il grande spettacolo sarà assicurato dagli ultrà. Per il derby si annuncia un pubblico record al Comunale. Coreografia top secret, ma entusiasmo alle stelle. La gara sarà arbitrata da Costa di Catanzaro.

Continua....


futura
autolinee-federico-agos-24
JonicaClima
Calura
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

Il derby per antonomasia, tra i biancazzurri del Siderno e gli amaranto del Locri, con le due comunità sportive pronte ad “invadere” il comunale di via Cosmano forse come non mai, con le squadre orgogliosamente appaiate al campionato di eccellenza, significa anche entusiasmo e, soprattutto, tifo. A Locri, in particolare, ma si tratta di storia nota da anni, le  gare della squadra del cuore sono incessantemente accompagnate dal calore dei tifosi amaranto, che in casa e fuori casa si uniscono idealmente agli undici che scendono in campo per i novanta minuti ed anche oltre.

Gli ultras amaranto costituiscono un fenomeno presente da decenni nel panorama del tifo dei dilettanti calabresi: la costituzione in gruppi ufficiali risale ormai a circa trenta anni fa, quando (verso il finire degli anni ’80, in concomitanza con la promozione in interregionale della stagione 1987/88) un cospicuo numero di giovani si costituì in vero e proprio gruppo di tifo organizzato, prendendo il nome di “Vecchia guardia”, cui segui dopo qualche anno, nel 1992, l’altro gruppo dei “pessimi elementi”: partì in quegli anni, quindi una vicinanza viscerale ai colori amaranto, con entusiasmo alle stelle sugli spalti e vere e proprie coreografie mozzafiato. E’ naturale che il tifo amaranto abbia registrato dei e propri picchi in relazione ai risultati della squadra: come non ricordare, allora, il giubilo degli incontri della Coppa Italia dilettanti della stagione 1995/1996, culminata nella doppia sfida di finale con i toscani del Borgo San Lorenzo, dopo le splendide gare di qualificazione con Angri (da allora la tifoseria campana è gemellata con quella locrese) e Noicattaro; oppure la cavalcata dell’interregionale dell’anno dopo con il salto di categoria sfiorato. Nell’ultimo triennio l’entusiasmo si è, per così dire, rinnovando ed il fisiologico salto generazionale sta registrando la compresenza di irriducibili ultras della prima ora, riuniti nel gruppo “Locri ultras 1992”, con nuovi gruppi di tifosi più giovani (è nata la “Nuova guardia) e con costole dei gruppi più datati (sono pure attivi i “Locri fans”). In ogni caso lo spettacolo continua ad essere assicurato da tutti, con effetto di progressivo trascinamento verso settori più ampi di tifo.

Per domenica è previsto il consueto (ma solo nel senso che si ripete) quadro: la tribuna coperta sarà assiepata di spettatori e intero costituirà scenario di una nuova “cartolina” da non dimenticare. E’ naturalmente top-secret, come al solito, l’oggetto della coreografia, ma gli ultras hanno anche abituato, soprattutto in occasione del derby con il Siderno, ad idee originali e significative, anche col sentito richiamo alle tradizioni culturali della città.

Siderno, sale la febbre: “Il colpaccio è possibile”. Il mitico “Caciacio” detta la linea: “Vincimu sicuru”. Ma quasi tutti ammettono: “Pari non da buttare”.

La grande sfida sarà anche sugli spalti, dove le opposte tifoserie sono pronte a darsi battaglia a suon di trombe e tamburi. Da Siderno i gruppi di tifosi capitanati da Davide Lurasco e Antonio Barbarello, si presenteranno in massa sugli spalti del Comunale di Locri. Non hanno dubbi sulle possibilità di vittoria del Siderno, anche se questa volta sono anche pronti a concedere l’onore delle armi a un Locri che “quest’anno ha una bella squadra”; ma anche per questo, dicono, una eventuale vittoria sarà ancora più bella.

Tra di loro c’è anche il popolare Gino Serra in arte “Caciacio” singolare personaggio dello sport (e non solo) sidernese che, armato di tromba e sombrero, e pronto a ballare la samba per salutare la vittoria del suo Siderno con un tifo forsennato che supera persino quello stratosferico per l’altra squadra del Cuore, la Juventus, di cui sa praticamente tutto. “Vincimu i sicuru – si dice – u Siderno chist’anno è fortissimu e ndavi n’allenatore chi c…”

Come lui, molti altri tifosi a oltranza sono sicuri della vittoria del Siderno. Come il commerciante Cosimo Femia: “Non c’è dubbio, vincerà il Siderno. Io ho visto giocare entrambe le squadre e se il Siderno gira per il verso giusto il Locri è spacciato”. O il barista Enzo Bolognino: “Il Siderno può fare il colpaccio anche se un possibile pareggio potrebbe stare bene anche al Locri”.

Per i fratelli Michele e Marco Macrì che hanno seguito tutte le partite della squadra del cuore, il risultato dipenderà anche all’approccio che i giocatori avranno con il terreno di gioco: “Se il Siderno giocherà come ha dimostrato di poter fare nelle ultime partite, e soprattutto se non sprecherà troppe palle gol la vittoria è certa”:

Insomma il cuore per tutti dice Siderno anche se non mancano i tifosi per preferiscono stare con  i piedi per terra. Tra questi uno degli idoli del Siderno Siderno anni ’60, il centrocampista Nino De Girolamo. “Sarà dura – dice – Il Locri è favorito dal fattore campo e ha una squadra molto forte. Per vincere il Siderno dovrà mettercela tutta. Forse una pareggio non dispiacerebbe”.

Dello stesso avviso è Nicola Sergi ex centrocampista, sempre degli anni 60/70 che, tra l’altro, ha militato in entrambe le squadre. “E’ la classica partita da tripla, ma tutto sommato il pareggio sarebbe ottimale sia per il Siderno che per il Locri che si trovano appaiati in classifica e si devono anche guardare dalle squadre che le incalzano e in particolare dal Cotronei”:

La grande maggioranza del sidernesi, comunque, è molto fiduciosa. E se malauguratamente dovesse andar male, come dice Gino Serra nella sua semplicità, c’è sempre la partita di ritorno, tra le mura amiche. Per il Caciacio”, però, questo è solo una carta di riserva. Lui, già si prepara, domenica, al Comunale di Locri, a ballare la samba al suono dei tamburi. Gridando forza Siderno

Carmine Barbaro e Aristide Bava (gazzetta del sud)

 

Di