Superata la difficile trasferta di Sambiase dalla quale, visto come si erano messe le cose il San Luca è tornato con un punto molto pesante e un espulsione molto sospetta, gli uomini di Figliomeni, dopo due giorni di riposo (tra la finale di Coppa Italia e il recupero in terra Lametina non hanno mai staccato la spina), ieri hanno ripreso gli allenamenti in vista della difficile trasferta di Scalea.
Continua dopo la pubblicità...
All’andata, nella gara che segnava l’esordio ufficiale del San Luca nel massimo campionato regionale la partita finì con un rotondo 4-1 a favore degli uomini di casa. Un risultato molto vistoso che però va preso con le pinze, perché lo Scalea pur subendo la forza d’urto dell’attacco giallorosso, ha dimostrato di essere un buon complesso, dotato di ottime individualità, con un idea di squadra molto precisa. Il San Luca sa bene che domenica sarà sicuramente un’altra partita, perché lo Scalea si è nel frattempo rinforzato e perché tutti vogliono fermare la corsa della capolista che non perde e domina la scena da 46 giornate.
Anche a Scalea saranno non pochi i tifosi che seguiranno la squadra che dovrà fare a meno di Romero, espulso dopo 19′ per un fallo di reazione molto sospetto. Il direttore di gara non ha usato lo stesso metro nei confronti di chi aveva scatenato la reazione di Romero, perché in precedenza aveva graziato un pericoloso intervento sul portiere Lautaro da parte di un attaccante del Sambiase. Una situazione non nuova perché sono diverse, almeno quattro, le gare in cui il San Luca è stato penalizzato oltre ogni limite, al punto che non sono pochi quelli che in paese pensano che qualcosa o qualcuno non vuole che il San Luca lotti davvero per approdare in serie D.
A parte questo, Figliomeni avrà a disposizione tutti gli effettivi, perché finalmente l’infermeria è vuota e anche i nuovi arrivati si sono integrati alla perfezione nel potente e collaudato motore giallorosso, che vuole iniziare l’anno nuovo all’insegna del vecchio: cioè continuando a vincere e stupire, per la gioia di chi crede nei miracoli del calcio, e di chi invece questi miracoli li vuole bloccare.
ANTONIO STRANGIO – GAZZETTA DEL SUD