Mar. Lug 16th, 2024

L’allenatore interviene dopo il polemico addio dei tre titolare Ciccone, Okoroji e Pizzoleo e la dura reazione della società

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C’ è ancora qualche perché che non trova risposta nella vicenda dello spiacevole “abbandono” dei tre giocatori del Siderno. Gli stessi tifosi hanno accolto la notizia con grande sorpresa e non riescono a spiegarsi i motivi reali, al di là delle versioni ufficiali o degli sfoghi di questi giorni, che hanno indotto Henry Okoroji, Emanuele Ciccone e Umberto Pizzoleo a lasciare squadra e città senza preavviso.

In molto sono convinti che il botta e risposta, con tanto di comunicati diffusi, tra i dirigenti e Ciccone (che ha parlato a nome degli altri due, ormai ex, compagni di squadra), dice e non dice.

Certo, ed è inutile negarlo, l’addio del trio qualche problema al Siderno, sotto il profilo puramente sportivo e agonistico, lo ha creato ad anche per questo i giocatori in organico hanno preso, tutti, le distanze dal loro comportamento, diramando un comuncato.

“Come calciatori del Siderno calcio ci corre l’obbligo esprimere tutta la nostra amarezza e mortificazione per la situazione venutasi a creare con i nostri ormai ex compagni, non vogliamo entrare nel merito ma non possiamo non esprimere la nostra tristezza e delusione per una presa di posizione che non ha tenuto conto né dei rapporti ormai instaurati fra di noi, né del particolare affetto che questa Città offre a ognuno di noi, né al momento cruciale del campionato. Tutti noi sappiamo che queste situazioni sono abbastanza frequenti nei campionati dilettantistici e di norma si risolvono col dialogo e col confronto e a tal proposito ci sia permesso evidenziare come la Dirigenza tutta ci è stata sempre vicina e, anche se a volte le fisiologiche difficoltà hanno causato leggeri ritardi nei rimborsi, gli impegni presi sono stati mantenuti, quelli di noi che sono a Siderno da più anni sanno che non hanno mai perso niente. Ai tre amici andati via vogliamo augurare le migliori fortune. Alla Società, ai tifosi sempre calorosi e appassionati e alla Città di Siderno tutta ci sentiamo di garantire il nostro sforzo massimo per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Ognuno di noi s’impegna, ora qui, a dare il 200 per cento per questa maglia.

E abbiamo parlato della delicata questione con l’allenatore Francesco Galati che, ieri pomeriggio, prima dell’allenamento si è soffermato a lungo con i suoi ragazzi. Galati è solitamente restio a rilasciare dichiarazioni. A maggior ragione in questo caso avrebbe preferito evitare di entrare nel  merito della decisione di Okoroji, Ciccone e Pizzoleo, Ma considerata la delicatezza della situazione, il mister ha voluto esternare il suo punto di vista, soprattutto per invitare i tifosi a continuare ad avere fiducia nella squadra che occupa il terzo posto e che già domenica sera spera di poter tornare a sedersi sulla piazza d’onore.

Credo sia opportuno dire subito che i miei giocatori, nonostante quello che è successo, sono sereni. Perdere d’un colpo tre titolari non è una bella cosa, ma la squadra saprà reagire poiché vuole dimostrare che anche senza Okoroji, Pizzoleo e Ciccone, il Siderno e quello che conta è il gruppo che moltiplicherà le proprie forze, a partire dall’incontro con la Reggiomediterranea, per dare ulteriori risposte positive”.

  • Qual è il suo giudizio su quanto è accaduto ?

“Non voglio entrare nel merito, Sono cose che riguardano la società e i tre giocatori e io non me la sento di interferire. Un interrogativo, però, è doveroso porselo. Se avevano questa intenzione, perché lo hanno  fatto a dicembre ? Avrebbero salvaguardato il loro futuro di calciatori, e non mi riferisco solo in questa stagione, e avrebbero consentito al club di adottare le necessarie iniziative. In questo hanno chiaramente sbagliato”.

  • Sul piano tecnico-tattico il Siderno avrà problemi ?

“Dobbiamo superare, prima della sosta, due turni con Khanfri e Luciano che non sono in perfette condizioni. Ma in organico abbiamo giovani che offrono garanzie. Dopo il pieno recupero degli acciaccati non ci dovrebbe essere problemi anche perché la società si sta già muovendo sul mercato degli svincolati”.

ARISTIDE BAVA

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