Ancora una volta il “reparto” di Urologia del nosocomio locrese assurge a Unità d’eccellenza nel panorama della disastrata sanità calabrese, che è in tale condizione non certo per colpa dei bravissimi medici, infermieri ed operatori sanitari. Un bambino, di recente, ha subito un delicato intervento che, se non fosse stato compiuto tempestivamente , gli avrebbe causato conseguenze devastanti. Cosa sarebbe successo se i genitori del fanciullo fossero stati costretti a trasportarlo in un ospedale più distante? Eppure, nonostante la sua fondamentale validità, la storica Unità locrese di Urologia rischia di scomparire, poiché i tre valenti medici in essa impegnati, fra pochi anni potrebbero pensionarsi e di personale di ricambio non vi è traccia. Il lavoro svolto in urologia è immane e viene compiuto con straordinaria abilità, efficienza e coscienza nonostante, da quanto chiunque può rilevare, palesemente, sottoponendosi a una visita, non vi sono adeguati supporti strumentali e tecnologici (il reparto non sembra disporre di strumentazione moderna). I tre ottimi medici che “presidiano” l’Unità di Urologia quanto potranno resistere? Il primario, dr. Angelo Gerace, e i due urologi, dr. Francesco Capocasale e dr. Cosimo Caccamo, da quanto ci risulta, sono gli unici baluardi sanitari in un territorio vastissimo, dove, fra qualche anno, si registreranno, sicuramente, grossi disagi e immani tragedie, per la popolazione, se non si invertirà la rotta e se non si potenzierà il reparto. I tre professionisti medici non parlano, non rilasciano dichiarazioni ad alcuno, rispettando scrupolosamente le “regole d’ingaggio” ma sono i fatti a parlare, l’utenza che ha tratto giovamento dai loro interventi. La loro disponibilità, umanità e bravura, unita a una grande esperienza, potrà fronteggiare le emergenze della popolazione sanitaria locridea e non solamente, fino a quando? Della bravura dei tre urologi vi sono anche testimonianze esterne alla nostra regione da parte di alcuni utenti del centro – nord Italia ma anche di cittadini tedeschi (che si sono trovati per turismo nella nostra zona) ed altri cittadini comunitari ed extracomunitari, in Calabria per lavoro. I politici o chi altro ha la possibilità di adoperarsi a favore del potenziamento dell’Unità di Urologia e dell’intero ospedale locrese, non rimanga insensibile. Anche perché tutti possono avere bisogno di cure mediche di qualità e urgenti.
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