Sono stati sequestrati beni per un valore di oltre 15,8 milioni di euro a presunti appartenenti al clan della Ndrangheta Morabito di Africo, un tesoro , secondo gli inquirenti, proveniente del narcotraffico. Oggetto del sequestro sono stati terreni, auto, case e società. L’inchiesta portata avanti della Dda di Milano, aveva gia visto 40 indagati a maggio. Il gruppo , secondo gli investigatori aveva base a Quarto Oggiaro. Tra i destinatari dell’ordinanza Bartolo Bruzzaniti, di 48 anni, latitante in Costa d’Avorio, “broker della droga“ tra i più quotati della Lombardia, legato secondo gli inquirenti alla cosca di ’ndrangheta dei Morabito, e i “broker internazionali“ campani Raffaele Imperiale, estradato nel 2022 da Dubai e ora collaboratore di giustizia, e Bruno Carbone.
Continua....
Il provvedimento giunge al termine, è stato evidenziato dagli investigatori delle Fiamme Gialle, «di
specifici approfondimenti che consentono oggi di aggredire, anche sul piano patrimoniale,
un’associazione per delinquere radicata in Lombardia e composta da soggetti appartenenti ad un
sodalizio di Africo, che si approvvigionava, tramite broker internazionali di origine campana, di
sostanza stupefacente importata dall’Olanda, rifornendo nel contempo vari gruppi criminali dislocati in
diverse aree del territorio nazionale (Milano, Buccinasco, Cornaredo, Caronno Pertusella, Reggio
Calabria, Genova, Roma e altri noti centri), tra i quali un’associazione operante a Quarto Oggiaro».
L’indagine economico-finanziaria avrebbe consentito di quantificare il profitto
del narcotraffico in quasi 16 milioni di euro e di accertare la riconducibilità ad alcuni associati di
molteplici beni, di valore “sproporzionato” rispetto a quanto dichiarato o all’attività svolta, tra i quali: 11
fabbricati nelle province di Milano, Como, Novara, Reggio Calabria, Varese; 22 terreni, posti nella
zona ionica di Reggio Calabria e a Varese; 12 autovetture; 2 attività economiche operanti nella
provincia di Varese, rispettivamente una società a responsabilità limitata attiva nel settore del
movimento merci e una ditta individuale operante nel settore del commercio di prodotti alimentari.
Il sequestro preventivo riguarda, inoltre, alcuni dei 40 soggetti arrestati lo scorso 3 maggio – di cui 38
finiti in carcere – nell’ambito dell’operazione “Money Delivery” coordinata con le Procure di Reggio
Calabria (108 arresti con l’operazione “Eureka”) e Genova (15 arresti nell’operazione “Sunset”).
Secondo i pm della Dda milanese i componenti dell’organizzazione internazionale erano in grado di
movimentare 300 chilogrammi di cocaina al mese e stoccarla per breve tempo in un magazzino
affittato a una ditta di traslochi e di vendere le partite ai nomi più noti del panorama criminale d’Italia
che gestiscono le piazze di spaccio, a cominciare dal clan, di origini calabresi, Flachi della Comasina
a Milano il cui boss Davide Flachi è stato condannato a 20 anni di reclusione pochi mesi fa. I carichi
di droga sequestrati nel corso dell’anno e mezzo d’indagini – coca, hashish e ketamina – sono stimati
in un valore di 21 milioni di euro.