Una Notte d’Inferno: Aggressione alla Dottoressa in Visita Domiciliare
Continua....
Una notte che sembrava tranquilla si è trasformata in un incubo per la dottoressa della Guardia Medica di Cessaniti, la signora E. D., 30 anni, dopo essere stata vittima di un brutale attacco fisico mentre rispondeva a una chiamata di emergenza a Pannaconi, una piccola frazione di Briatico.
La dottoressa si era recata a casa di un paziente 60enne che, durante la chiamata di emergenza, lamentava problemi respiratori e palpitazioni elevate, suggerendo un possibile infarto. Tuttavia, una volta arrivata sul posto, la situazione è rapidamente degenerata.
La dottoressa ha raccontato al Quotidiano del Sud di aver ricevuto la chiamata intorno alle 23:40. Dall’altra parte della linea, c’era un uomo che segnalava problemi respiratori e palpitazioni elevate, il che ha suscitato grande preoccupazione nella dottoressa, sospettando un infarto. Dopo aver parlato con la moglie del paziente, la dottoressa si è resa conto che l’uomo aveva bevuto nonostante non fosse abituato, aumentando ulteriormente le sue preoccupazioni. Segnato l’indirizzo, si è precipitata in macchina verso Pannaconi, accompagnata dalla madre che, alternandosi con il padre, la accompagna durante le notti di guardia.
Arrivata sul posto, la dottoressa è stata accolta solo dal marito del paziente e ha notato segni di violenza nella casa, come porte danneggiate. Nonostante ciò, ha proceduto con l’esame del paziente, controllando i suoi parametri vitali che erano nella norma, e fornendogli consigli. Tuttavia, mentre si apprestava ad uscire, è stata improvvisamente aggredita dall’uomo che l’ha trascinata in una stanza attigua.
La dottoressa ha cercato di liberarsi dall’aggressore, gridando disperatamente per chiedere aiuto. Con coraggio e determinazione, è riuscita a fuggire e a chiedere aiuto alle autorità. I carabinieri hanno immediatamente avviato indagini sull’episodio.
La dottoressa ha riportato ferite fisiche, ma le conseguenze psicologiche sono state ancor più gravi. L’Ordine dei Medici ha condannato fermamente l’aggressione e ha chiesto alle istituzioni di prendere misure concrete per proteggere la sicurezza dei professionisti sanitari.
Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha espresso la sua solidarietà alla dottoressa e ha dichiarato l’urgente necessità di tutelare gli operatori sanitari e punire severamente i responsabili di atti così deplorevoli.