Dopo la trasmissione “Presa Diretta” trasmessa da Raitre la scorsa settimana si continua a parlare di sanità nella locride e nell’intero territorio dell’ASP di Reggio Calabria. Intanto dopo le dichiarazioni del dirigente medico di Cardiologia Amodeo , 5 cardiologi in servizio all’ospedale di Locri si rivolgono ad un avvocato, chiedendo con una lettera formalmente la smentita su quanto dichiarato ritenuto lesivo dell’immagine e della loro professionalità. I medici hanno scritto anche al Governatore Occhiuto commissario regionale alla sanità.
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Intanto la situazione rimane critica in tanti reparti dell’ospedale di Locri per gravi carenze di personale, un manifesto redatto dal presidente della sezione locale dell’associazione “Tribunale dei diritti del malato e del cittadino”, Pino Mammoliti mette in evidenza le gravi criticità. Manifesto che è stato affisso per le strade del territorio della locride per sensibilizzare sulla difesa dell’ospedale e dei servizi sanitari locali.
Mammoliti, attraverso questo scritto, invita alla partecipazione, a proteste e azioni di indignazione per difendere il diritto a una sanità pubblica adeguata. Critica il commissario regionale all’emergenza sanitaria, Roberto Occhiuto, e la direttrice generale dell’Asp di Reggio Calabria, Lucia Di Furia, definendoli “distributori di illusioni” per la mancanza di attenzione verso l’ospedale di Locri e gli ammalati, ad un costo elevato per gli utenti della locride.
Mammoliti mette in luce le carenze nei vari reparti dell’ospedale, l’uso di “gettonisti” e la difficoltà dei pazienti nell’ottenere rinnovi dei piani terapeutici. Inoltre, critica l’irrilevanza degli assessori, consiglieri regionali e sindaci del territorio metropolitano di fronte a questa situazione.
In sostanza, si tratta di un appello alla mobilitazione per difendere l’ospedale e garantire un servizio sanitario dignitoso per la comunità locridea.
Intanto questa mattina è ripreso a funzionare il blocco operatorio presso l’ospedale di Polistena per il rientro dei medici anestesisti a gettone, qualcuno ironicamente si è interrogato: e se fossero stati pagati ?
Stasera “Calabria sud” in onda alle 21.30 sul canale 76 di TELEMIA si tornerà ad occupare di tutto questo.