Mer. Lug 17th, 2024

Il sistema DRG, Diagnosis, Related Groups (raggruppamenti omogenei di diagnosi) quale classificazione dei ricoveri ospedalieri per acuti nell’ambito del SSN, valido anche ai fini della remunerazione adottato nel 1994 ha uno scossone e comincia a muoversi con il progetto It.DRG.

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Con il progetto Mattoni era stato elaborato un sistema di classificazione e codifica dei ricoveri ospedalieri, che avesse sviluppo e classificazioni nazionali non importate da stati esteri, che doveva essere aggiornato in modo costante e metodico dal 2006, e ciò era stato ulteriormente meglio definito con i decreti del 21/11/2005 e del 18/12/2008.

Il sistema DRG basato sulla codifica delle metodiche diagnostiche e delle procedure chirurgiche e sulle eventuali complicanze assegna a queste un codice numerico. Questo sistema è stato integrato con il sistema SDO, a sua volta nato per finalità di carattere prettamente amministrativo per gli ospedali. La SDO, per merito delle informazioni contenute, di carattere sia amministrativo che clinico, è divenuta uno strumento indispensabile per un’ampia gamma di analisi ed elaborazioni, che spaziano dagli ambiti a supporto dell’attività di programmazione sanitaria al monitoraggio dell’erogazione dell’assistenza ospedaliera e dei Livelli Essenziali di Assistenza, nonché per analisi di carattere più propriamente clinico-epidemiologico e di esito. La banca dati SDO è un elemento fondamentale del Programma Nazionale Esiti (PNE).

Con il decreto 135 del 8/7/2010 è stato definito che il flusso delle SDO dovesse essere mensile e non più semestrale e/o trimestrale ciò con l’obiettivo di avere dei dati “freschi” per gli aspetti gestionali, programmatori ed epidemiologici.

Questo sistema integrato DRG/SDO riesce a rendere l’idea di quanto sia importante avere riscontro delle procedure diagnostiche e chirurgiche attentamente aggiornate e codificate.

Per essere ancora più espliciti l’aggiornamento dei codici delle procedure diagnostiche e chirurgiche legate all’evoluzione in campo medico e chirurgico, in particolare, permette la crescita continua e invita all’aggiornamento scientifico costante i sanitari e il personale esercente la professione sanitaria. L’evoluzione delle conoscenze e delle metodiche diagnostiche e chirurgiche con l’ausilio di nuove e complesse tecnologie permettono diagnosi precoci, tempi di recupero post operatori più rapidi e minori rischi per i pazienti. Ancora, le applicazioni di tecniche avanzate ed il miglioramento delle offerte assistenziali consentono di definire parametri ed indicatori di performance degli ospedali sia pubblici che privati, oltre che i pesi delle procedure con la relativa quotazione economica, e di conseguenza il ruolo che questi ospedali possono occupare in una determinata area territoriale permettendo di conoscere e correggere le relative carenze.

Le lungaggini burocratiche degli uffici preposti all’aggiornamento dei DRG hanno, fino ad oggi, rallentato e impedito il percorso di miglioramento del SSN.

L’impulso che è stato dato dal Collegio Italiano dei Chirurghi, che ha visto la partecipazione di tutte le società scientifiche iscritte, le quali hanno fornito elenchi delle prestazioni chirurgiche non codificate, le 3regioni capofila ( Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Lombardia,)del progetto it.DRG  il lavoro dell’ISS e dell’AGENAS, in particolare, che ha coordinato la raccolta e l’elaborazione di tutti i dati predisponendo anche una piattaforma di aggiornamento a cui, fino al 22 gennaio, è possibile inviare dei dati sono l’esempio lampante di un attività sinergica volta al miglioramento del SSN.

Dando merito a quanto è stato fatto fino ad oggi ci si augura che non ci siano ulteriori ritardi legati a giochi di potere burocratico e/o d’interesse alcuno.

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