Mar. Lug 16th, 2024

“Ieri per la cara città di Mammola è stata una giornata davvero toccante e lasciatemelo dire triste. Le Suore hanno lascito la comunità dopo aver servito per ben 40 anni tutto il territorio mammolese. Servito nel silenzio orante della preghiera e con tanta passione evengelica. Non posso non ricordare quanto bene hanno fatto alla mia persona, alla mia famiglia e a tutta la contrada di San Filippo dove io sono cresciuto. Non c’è stato posto dove le suore non sono arrivate, conoscendo famiglia per famiglia. Hanno costruito lungo questi anni ponti di fede che rendevano collegate le periferie alla città. Si sono prese cura di persone anziane che non avevano nessuno, portandosele in canonica, dove per la prima volta è sorta una specie di casa di riposo. Hanno evangelizzato i ragazzi che non potevano arrivare in città per la catechesi in vista dei sacramenti, preoccupandosi di far arrivare a tutti il messaggio cristiano. Hanno insegnato a molte generazioni di ragazze l’arte del ricamo e del cucito. Si sono prodigate a portare sollievo agli infermi attraverso la SS. Eucarestia. Hanno accolto sempre nella loro casa i viandanti che cercavano un momentaneo riparo e un pasto caldo. Hanno servito con spirito di grande carità tutti i parroci che si sono succeduti in questi anni, collaborando e vivendo la fraternità quotidiana. Credetemi la lista sarebbe lunga ma ho reso l’idea di quello che hanno fatto e che abbiamo perso. Si lo dico in tutta franchezza e trasparenza, per Mammola ieri si è scritta una pagina di storia davvero brutta. Se pur con mille difficoltà e talune volte con tanti sacrifici, non si sono mai risparmiate su niente e nessuno. Non potrei concludere con un doveroso e commosso grazie da parte mia a tutte le suore che ho conosciuto e che mi hanno voluto davvero bene in tutti questi anni. Il mio primo approccio alla comunità lo debbo a loro. Credetemi per me è davvero straziante e non sto esagerando. Mi mancherete tanto, mi mancheranno tutte quelle volte passate insieme a scherzare, a parlare, a sorridere per una qualsiasi cosa. Mi mancherà il trascorrere un momento di convivialità. Si care suore delle poverelle, don Antonio non vi dimenticherà mai, per voi ci sarà sempre nel mio cuore un posto. Dio vi renda in centuplo di tutto il bene che mi avete fatto. Vi voglio tanto bene e dal profondo del mio cuore vi benedico”.

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