Mar. Ott 15th, 2024

L’ex presidente del Consiglio regionale di Calabria esprime gratitudine per la piena assoluzione dopo 1385 giorni di ingiuste accuse legate all’inchiesta “Farmabusiness”

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Domenico Tallini, ex presidente del Consiglio regionale ed ex assessore, ha rilasciato una dichiarazione a seguito della sentenza di piena assoluzione emessa dalla Corte d’Appello di Catanzaro, ora irrevocabile, che ha messo fine a un incubo durato milletrecentottantacinque giorni. “Il fatto non sussiste,” ha affermato Tallini, sottolineando l’importanza di questo risultato dopo aver subito l’accusa infamante di contiguità con ambienti criminali. La Procura ha rinunciato al ricorso in Cassazione, confermando l’assoluzione.

Tallini ha ripercorso gli eventi iniziati il 18 novembre 2020, quando gli è stato notificato un ordine di arresto ai domiciliari. Nonostante la lunga attesa, ha mantenuto la fiducia nella Giustizia, affermando: “Non ho mai perso la fiducia nella Giustizia Vera, quella che non ha bisogno di esposizione mediatica.” La sua innocenza è stata dimostrata dai vari livelli di giudizio, che hanno ritenuto inesistenti i punti del teorema accusatorio.

L’ex assessore ha ringraziato i suoi avvocati per il loro impegno e ha denunciato le conseguenze negative subite dalla sua famiglia e dalla sua carriera politica. “Resta la devastazione di un’esperienza politica che si è sempre alimentata del voto libero, trasparente e onesto,” ha dichiarato, aggiungendo che l’inchiesta ha distrutto la reputazione dell’istituzione regionale.

Tallini ha anche sollevato interrogativi sulla relazione tra magistratura e politica, citando il caso di un’azienda calabrese distrutta da un’inchiesta senza prove, con la sottolineatura che tutti gli accusati sono stati assolti. Infine, ha ribadito la sua gratitudine per coloro che lo hanno sostenuto, affermando: “Se ancora posso guardare con fiducia alla Giustizia Vera, lo debbo a chi crede nella propria funzione e alla mia meravigliosa famiglia.”