La scoperta dopo la segnalazione di un carabiniere in congedo che, come volontario, stava affiancando le forze dellʼordine nelle ricerche
A segnalare la zona è stato uno dei volontari, un carabiniere in congedo, che da giorni affiancano vigili del fuoco, forestali e poliziotti nelle ricerche del piccolo. Gli investigatori hanno trovato resti ossei e tracce di una magliettina. Fonti avrebbero confermato che i resti appartengono a un bambino. Sul posto, con la polizia scientifica, è giunto anche il procuratore di Patti, Angelo Vittorio Cavallo.
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Resti straziati dagli animali selvaticiPer avere conferma che i resti appartengono a Gioele sarà però necessario l’esame del Dna. Gli animali selvatici li avrebbero trascinati all’interno di una fitta radura, tra la boscaglia che circonda la zona, a circa 700 metri di distanza dal traliccio ai piedi del quale è stato scoperto il cadavere della donna.
Sul luogo del ritrovamento anche i familiari di Gioele Sul luogo si sono recati anche i familiari del piccolo: il padre Daniele Mondello, la zia Mariella e il nonno paterno Letterio. A loro stanno per essere mostrati gli indumenti strappati che potrebbero costituire la conferma del tragico ritrovamento. La zona è stata inibita all’ingresso dei giornalisti e della folla di volontari e curiosi.
tgcom