Mar. Lug 16th, 2024

Al teatro Metropolitano di Reggio Calabria martedì 26 novembre alle ore 10,00 va in scena Dita di Dama, monologo tratto dall’omonimo romanzo di Chiara Ingrao.
Adattamento drammaturgico e regia di Laura Pozone e Massimiliano Loizzi.

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Lo spettacolo è proposto dal sindacato Filcams/Cgil nazionale, Ce.Mu e Centri Studi Filcams, in collaborazione con la Filcams e la Cgil Reggio Calabria – Locri e il SILP CGIL Reggio Calabria nell’ambito delle iniziative per la giornata contro la violenza di genere.

L’ingresso è libero e aperto a tutti sino ad esaurimento posti.

Nella forma di un monologo “a più voci” in cui la stessa Laura Pozone interpreta, da vera mattatrice, ben 14 personaggi diversi.

Lo spettacolo teatrale Dita di Dama si snoda tutto tra il 1969 e il 1972, anni difficili, caratterizzati dalla nascita del terrorismo e della tensione sociale che caratterizzano gli eventi di quel periodo.
La rappresentazione racconta il lavoro femminile visto con gli occhi di una ragazza diciottenne di nome Maria che si vede costretta, da un padre padrone, ad andare a lavorare in una fabbrica di televisori scontrandosi con la dura realtà dei ritmi di lavoro infernali, fumi di piombo, rumore, infortuni, oppressione delle sorveglianti e dei marcatempo…
“Quello è l’inferno per davvero” sarà il suo primo commento.
Maria non si rassegna ad un destino che appare già scritto vivendo da protagonista le lotte operaie del periodo in un crescendo sempre in bilico tra il comico e il drammatico. Un periodo che Maria,
vive con leggerezza, nonostante tutto, e che conduce ad una irflessione di come quel particolare periodo storico non sia forse mai uscito dalla nostra storia.
Il monologo mette in evidenza lo stato d’animo di sofferenza dell’operaia Maria che si sente schiacciata dalla sua condizione lavorativa.
Ella condivide questa sofferenza con l’amica del cuore, la studentessa Francesca, ma anche con tante altre operaie, insieme alle quali scopre la possibilità di ribellarsi, in un contesto storico che vede l’Italia cambiare: dagli scioperi alle manifesazioni, la legge sul divorzio, dallo Statuto dei lavoratori alla nascita dei consigli di fabbrica, dalla cassa integrazione all’impatto con le multinazionali.
Gli anni ’70 raccontati non attraverso lo stereotipo degli “anni di piombo”, ma indagando su percorsi di libertà e di dignità che sfidano tuttora i nostri tempi rendendo lo spettacolo di scottante attualità.
Mai come oggi è importante riflettere sulla condizione della donna nel mondo del lavoro.
Le donne con le loro storie quotidiane fatte di problemi, orari impossibili, precarietà, ma anche di coraggio e tenacia nel portare avanti valori, impegno e militanza.
Il libro è vincitore del Premio Alessandro Tassoni 2010 e lo spettacolo ha vinto il premio del pubblico al Festival Teatrale di Resistenza dell’Istituto Cervi.
Nel corso dello spettacolo sarà possibile ricevere copia del libro “Dita di Dama” il cui ricavato sarà devoluto all’associazione “Il Cuore di Medea onlus”.

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