Su Oliverio
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“Mi pare evidente che ci sia una interferenza politica .E’ inaudito che il governatore della Regione, Mario Oliverio, si trovi nel suo paese d’origine costretto non agli arresti ma alla deportazione nella sua città di San Giovanni in Fiore da cui non si deve spostare mi pare assolutamente inaudito. Ammesso che poi venga, come io credo, assolto lo devono spiegare questi sostanziali criminali perche hanno ritenuto a un presidente di agire nelal sua regione confinandolo confinandolo come si fa in una dittatura fascista come come se fosse, appunto, uno confinato in un luogo per ragioni politiche.Mi sembrano segnali in quietanti.
Su Klaus Davi
Per fare l’assessore devo essere chiamato, ma non farò campagna elettorale
Devo spiegare che le candidature sono elettive. Uno si candida per essere eletto sono funzioni in cui uno esercita un ruolo politico. Io sono sindaco di Sutri, assessore a Urbino ho diversi ruoli . Nella politica c’è un aspetto che fa prevalere le funzioni tecniche sulle le capacità individuali di un economista, di un critico d’arte. L’assessore è chiamato, non è che deve fare la campagna elettorale. Tu diventi sindaco e hai la disponibilità di avere nei comuni sotto i dieci mila abitanti mi pare il consigliere comunale che diventa assessore. Altrimenti sopra quella soglia tu devi chiamare un assessore che non sia stato eletto. Questo crea una compatibilità per cui uno non puo’ fare il sindaco di una citta e l’assessore di ottomila comuni. Poiché l’assessore è come un consulente è chiamato non è eletto. Per cui in questo momento posso fare, come ho fatto nella mia vita, funzioni parallele di sindaco e di assessore. Nel caso in cui per l’amicizia con Klaus Davi al di la delle liti televisive accettassi di fare l’assessore non devo candidarmi ma devo semplicemente essere chiamato.