La ‘Ndrangheta si conferma oggi l’assoluta dominatrice della scena criminale anche al di fuori dei tradizionali territori d’influenza. Questo il dato rilevante che emerge dalla relazione del secondo semestre 2022 del Dia. La situazione della criminalità organizzata in Calabria permarrebbe sostanzialmente immutata rispetto al precedente periodo dell’anno.
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Nel mandamento centro di Reggio Calabria, la cosca ALVARO di Sinopoli ha evidenziato il suo
tentativo d’espansione anche sulle cosche contermini quali quella dei NASONE-GAIETTI di
Scilla, in seno alla quale sono stati registrati una serie di contrasti.
Sempre nella provincia di Reggio Calabria si è assistito al cambio di reggenza della cosca BELLOCCO di Rosarno a seguito del decesso del vertice storico con una successione, come da tradizione, in linea familiare.
Nell’area del mandamento jonico, all’interno della cosca CORDÌ di Locri si è rilevato un
rinnovamento della sua leadership in ragione delle continue, incisive attività di contrasto, che
ha portato all’affermazione di talune giovani leve del medesimo casato mafioso (operazione
“New Generation-Riscatto 2”).
Di rilievo anche i risultati ottenuti sul fronte della ricerca e della cattura dei latitanti: nel
semestre in trattazione, infatti, sono stati assicurati alla giustizia diversi esponenti delle cosche
calabresi che, ormai da tempo, si sottraevano all’esecuzione dei provvedimenti restrittivi
emessi a loro carico. Tra gli altri, si evidenzia la cattura in Turchia di un latitante appartenente
alla cosca PELLE di San Luca eseguita, l’11 novembre 2022, grazie agli elementi acquisiti dalla
DIA, nell’ambito di alcune investigazioni, condivise con la Polizia di Stato di Reggio Calabria
e con l’Unità I-CAN del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della Direzione
Centrale della Polizia Criminale.
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