Gio. Nov 7th, 2024
Roma, 14 ott. (askanews) - La Guardia di Finanza di Gioia Tauro, in provincia di Reggio Calabria ha scoperte numerose truffe ai danni del servizio sanitario nazionale. In particolare sono stati accertati casi in cui è stata prodotta un'autocertificazione non veritiera per beneficiare di esenzione sanitaria non dovuta. Complessivamente, tra il 2015 e il 2016, sono state accertate oltre 1.600 tra prestazioni sanitarie e cessioni di prodotti medicinali per i quali non sono stati pagati i ticket. Una trentina le persone che dovranno rispondere all'autorità giudiziaria per il reato di truffa ai danni della Regione Calabria. Tra queste anche soggetti con redditi particolarmente elevati proprietari di immobili di pregio ed autovetture di lusso.

Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria hanno inflitto l’ennesimo duro colpo alla “narco-criminalità” infestante il versante jonico della provincia reggina.

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I militari del Gruppo di Locri hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Locri – su proposta dellalocale Procura della Repubblica – nei confronti di 2 soggetti, entrambi operanti nella locride, accusati di cessione e detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti.

In particolare, la misura cautelare personale in parola è stata emessa nei confronti di T. L. (cl. 72) e L. R. (cl. 73).

Il L. (cl. 72) già agli arresti domiciliari per reati commessi in materia di stupefacenti, era solito condurre all’interno delle mura domestiche un’intensa attività di spaccio, sia ricevendovi singoli acquirenti, sia utilizzando un altro soggetto, come “cavallo” (ovvero piccolo spacciatore di strada). Le indagini condotte dai finanzieri, hanno cristallizzato più di 30 diverse cessioni di sostanza stupefacente, in taluni casi con riscontri materiali nei confronti di consumatori finali.

Presso il luogo di detenzione domestica del L. veniva notata la particolare frequenza di un’altra persona. Da tale assidua frequentazione, gli inquirenti ipotizzavano che quest’ultimo potesse servire per estendere l’ampiezza del traffico illecito. Tale ricostruzione trovava conferma nel sequestro di due involucri di cocaina (pari a complessivi gr. 5,6) e di una somma pari a 735 € (in banconote di diverso taglio), operato nei confronti di R. (cl. 73) all’atto dell’imminente cessione della predetta sostanza stupefacente ad un consumatore.

Analizzato l’intero scenario delineatosi nel corso dell’articolata attività investigativa condotta, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Locri, condividendo il quadro indiziario proposto, ha richiesto al Giudice per le Indagini Preliminari l’applicazione della massima misura restrittiva della libertà personale nei confronti degli indagati.

Accogliendo le proposte così formulate il Giudice per le Indagini preliminari ha emesso un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale in carcere per i due soggetti, a cui è stata data prontamente esecuzione, nella giornata odierna.

L’attività di controllo economico-finanziario sul territorio, unitamente al contrasto degli illeciti in materia di sostanze stupefacenti e, più in generale, dei traffici illegali, rientra tra i prioritari compiti della Guardia di Finanza, la quale costantemente opera a salvaguardia della vita umana, concorrendo a tutelare l’ordinata e civile convivenza sociale, nonché la sicurezza pubblica.

SERVIZIO DI GIUSEPPE MAZZAFERRO