Lun. Nov 18th, 2024

Autonomia differenziata, il gruppo del Pd: «Ognuno oggi si è assunto le proprie responsabilità. La maggioranza sostiene il progetto della Lega, la minoranza ha fatto di tutto per fermare il Ddl»

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«La seduta del Consiglio regionale di oggi è servita a fare chiarezza sulle posizioni dei partiti in ordine al Ddl di Calderoli e della Lega sull’autonomia differenziata. Il centrodestra, obbedendo al suo governatore, ha votato un documento miope in pieno sostegno al percorso già avviato in Parlamento per l’approvazione della “secessione dei ricchi”, così come è stata definita dai Vescovi della Calabria. Le opposizioni hanno provato, invano, a chiedere una presa di posizione chiara e contraria alla riforma, ma il loro documento unitario è stato bocciato. Un documento che invitava a esprimere biasimo per le parole espresse dal ministro Calderoli nei confronti dei meridionali, a dare impulso a un’iniziativa legislativa volta a un regionalismo solidale e a diffidare il governo nazionale dall’approvare l’autonomia differenziata».

A sostenerlo sono i consiglieri del gruppo del Pd al termine del dibattito sull’autonomia differenziata che ha impegnato il Consiglio regionale.

«Non abbiamo mai visto così in difficoltà il presidente Occhiuto – affermano i consiglieri dem – che si è limitato a dire “non sono un Masaniello” per difendere la sua posizione di ambiguità totale su una riforma che cancella il futuro della Calabria. Dietro al solito slogan “no money no party” Occhiuto, con la sponda della sua maggioranza, ha provato a tenersi in bilico con la speranza che la riforma non venga mai applicata proprio per l’impossibilità di finanziare i Lep».

«Si tratta evidentemente di irresponsabilità pura – dicono ancora i consiglieri –. La Calabria non può permettersi di correre un rischio simile soltanto per interessi elettorali e per l’accordo raggiunto a Roma per tenere insieme la riforma del premierato, dell’autonomia e della giustizia, così come ha evidenziato Ernesto Alecci nel corso del suo intervento».

«Il Consiglio regionale – concludono i dem – ha perso un’occasione importante sacrificando la possibilità di difendere i diritti fondamentali dei calabresi, dalla sanità all’istruzione, soltanto per regalare uno spot elettorale a Salvini. E Occhiuto ha dimostrato in pieno il suo atteggiamento pilatesco convinto che i calabresi abbiano l’anello al naso e non capiscano quanto stia succedendo, così come aveva preannunciato nel corso del suo intervento il vicepresidente Iacucci».