Ven. Ago 9th, 2024

Due panchine rosse, simbolo della violenza perpetrate sulle donne, dei cartelloni informativi, delle fioriere e dei cestini per la differenziata: così il Parco Archeologico di CapoColonna si presenta ai visitatori, all’ingresso del Museo che contiene le bellezze di Kroton, con l’arredo green realizzato dalla start up PlastiLab diretta da Giancarlo Giaquinta, incubata presso PoloNet, la cui missione è diffondere la sana cultura ambientale. Oltre i progetti di ricerca su basi innovative, vi sono le iniziative per promuovere l’economia green.

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Un prodotto nuovo, dunque, ricavato dalla plastica riciclata, immaginando un ponte ideologico tra il territorio di Kroton e ciò che Crotone potrà essere in futuro:  «Con questo progetto pensiamo ad un’archeologia trasferita nel futuro perchè crediamo sia molti importante per il territorio – ci ha detto Luigi Borrelli, presidente di PoloNet – trasformare i rifiuti in un valore economico e sociale crediamo che oggi come oggi, con le fonti di finanziamento che stanno per arrivare, penso possa essere un’iniziativa che possa essere apprezzata anche dai giovani».

L’iniziativa è stata presentata stamane presso il Museo Archeologico Nazionale di via Risorgimento, dallo stesso Borrelli insieme al presidente di PlastiLab s.r.l. Giancarlo Giacquinta, Ubaldo Schifino Consigliere Fondazione Carical e il direttore del polo museale di Crotone Gregorio Aversa.  «Una lodevole iniziativa per far crescere questa realtà – ha detto il direttore – per la prima accoglienza dei visitatori che hanno bisogno di quello che serve per visitare l’area. Il Parco Archeologico è aperto, mentre il Museo è chiuso per dei lavori da completare». Poi si è soffermato sulla carenza di personale che grava sul Museo di Capo Colonna:«Abbiamo poche unità, molti andranno in pensione e i tirocinanti che sono di supporto anche loro entro il 31 dicembre chiuderanno il contratto, riapriremo l’anno con problemi seri, ovvero  con poco personale».

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