Mar. Set 3rd, 2024

Domenico Lione, talento reggino, tra i dieci finalisti della 66esima edizione del Festival di Castrocaro. Il giovane musicista, noto come Lio, ha conquistato la giuria guidata da Beppe Vessicchio e si prepara a brillare sul palco il 7 settembre

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Un talento reggino tra i dieci finalisti della 66esima edizione del festival di Castrocaro. Il ventiseienne Domenico Lione, reggino d’adozione, è stato selezionato dalla commissione guidata da Beppe Vessicchio.

Lio, questo il nome d’arte scelto dal giovane musicista, sprizza entusiasmo in attesa dell’appuntamento del 7 settembre.

Si racconta parlando di “Ciccio e Adele, genitori esemplari che mi hanno sempre supportato in tutto”, dell’infanzia trascorsa “tra Pavia e Mormanno per ritornare nella mia città natale dove vivo da 16 anni”. Nonostante abbia frequentato l’Università di medicina a Messina, durante il terzo anno, si è avvicinato alla musica, passione a cui mi sono dedicato completamente, in un periodo molto difficile che, chiaramente, mi ha stravolto la vita.

Il giovane talento parla del rapporto speciale con la città: “Reggio mi ha dato tanto e mi ha fatto conoscere le persone giuste per credere nelle mie passioni. Ho avuto infatti la fortuna di conoscere Francesco Geria, chitarrista virtuoso e persona stupenda, con cui ho fatto le mie prime esperienze musicali suonando nei locali reggini, dove ho avuto i primi feedback positivi e ho consolidato gradualmente l’idea di convergere tutte le mie energie in questo progetto.”

Dall’anno scorso ha iniziato a scrivere canzoni, studiare la chitarra, studiare canto e cercare di dare un approccio più professionale e rigoroso verso tutto ciò che può essere musica. “Ho composto un pezzo che si chiama ‘Immature’ e ho deciso di iscrivermi alle selezioni del Festival di Castrocaro. Ho scelto come prima esperienza Castrocaro perché sentivo che c’era del nuovo da scoprire, sentivo che qualcosa in me stava per cambiare, sentivo la necessità di far uscire qualcosa che non aveva mai avuto la possibilità di venire fuori.”

La rielaborazione potrebbe enfatizzare l’importanza del legame tra il giovane musicista e la città di Reggio Calabria, che ha giocato un ruolo cruciale nello sviluppo delle sue passioni. La sua esperienza a Castrocaro appare come una tappa fondamentale in un percorso artistico costruito con dedizione e amore per la musica, un viaggio in cui la crescita personale e professionale sono strettamente intrecciate.

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