Dom. Set 1st, 2024

Decisione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere per motivi di salute. Michele Zito è stato condannato a 20 anni per l’importazione di ingenti quantitativi di droga dal Sud America

Il tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha emesso una decisione significativa riguardante Michele Zito, noto esponente della ‘ndrangheta, condannato a 20 anni di reclusione per il suo coinvolgimento nel traffico di droga proveniente dal Sud America e gestito dalle cosche di Gioia Tauro.

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Il suo avvocato, Angelo Librace, ha presentato una richiesta di arresti domiciliari per motivi di salute, sottolineando le serie patologie che affliggono Zito e che rendono incompatibile la sua permanenza in cella. La richiesta è stata accolta, e Zito è stato trasferito in una comunità terapeutica in Calabria.

L’arresto di Zito risale al 2016, quando è stato catturato insieme ad altre 17 persone nell’ambito dell’operazione denominata “Vulcano” condotta dalla Dda di Reggio Calabria. Durante il processo è emerso il ruolo chiave di Zito nell’organizzazione criminale che operava tra Italia, Sud America e Olanda, orchestrando l’importazione di droga con la complicità del comandante di una nave porta-container. Quest’ultimo, al servizio dei narcotrafficanti, facilitava il trasbordo della droga su piccole imbarcazioni al fine di evitare i controlli doganali al porto di Gioia Tauro.

La decisione di concedere gli arresti domiciliari a Zito solleva interrogativi sulla gestione delle detenzioni per motivi di salute e sulla complessa rete criminale che lui rappresenta.

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