Anche se in tono minore, il 74esimo compleanno della Repubblica Italiana lo si è comunque festeggiato. Anche in Calabria, il 2 giugno è stato condizionato dalle restrizioni imposte dall’emergenza Covid. Ma ciò non ha fatto venire meno lo spirito con il quale si è voluto lanciare un forte messaggio identitario, guardando all’attualità dei nostri giorni.
A Reggio, non è mancato il tradizionale appuntamento con l’alzabandiera, presso il monumento dedicato ai Caduti, seppur senza il consueto schieramento di rappresentanti di forze armate e associazioni combattentistiche. Così come nelle altre città della regione.
E per un giorno, il piccolo centro di Samo, nella Locride, casa di Pasquale Brancatisano il partigiano “Malerba”, reso celebre dalla sua telefonata, in piena pandemia, con il presidente della Repubblica Mattarella, è divento il fulcro delle manifestazioni.
Presente lo stesso Brancatisano, la sala del consiglio comunale, ha ospitato la manifestazione, voluta dall’ANPI provinciale e dalla locale amministrazione, per celebrare l’anniversario della nascita della Repubblica.
Dopo i saluti del sindaco Giovambatista Bruzzaniti, collegati in video conferenza, sono intervenuti anche altri due partigiani reggini, Anna Condò e Aldo Chiantella.
A spiegare perché la scelta è ricaduta su Samo è stato il presidente ANPI Sandro Vitale: “è una scelta simbolica perché un partigiano che ha il vigore e la storia di Pasquale Brancatisano merita di essere conosciuto. Furono questi uomini e queste donne di tutte le regioni d’Italia che decisero di mettere a rischio la propria vita perché le cose andassero bene. Così come oggi sono in tanti ancora farlo, in questo momento particolarmente difficile per il nostro paese. Toccante, come sempre la testimonianza del partigiano Malerba che ha voluto dedicare ai presenti alcuni suoi celebri versi dedicati alla Repubblica Italiana.
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