Il vicesegretario nazionale del PD per la candidata a sindaco del centrosinistra. Alla manifestazione intervenuti parlamentari e amministratori.
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Nella penombra dell’auditorium del Dentalia (luci basse, a sfumare qualche vuoto in platea) ieri sera il vicesegretario del PD Lorenzo Guerini si è rivolto a Rosanna Barbieri come a un sindaco: “Recati al comune camminando a piedi. E’ fondamentale. Incontra, ascolta, sopporta. Usa la regola di San Bernardo: osservare tutto, corregger una”. Un altro consiglio: “Misura ogni giorno i tuoi limiti. Spesso ti sentirai sola, spesso inadeguata. Ma il limite del mio si supera col noi. Don Milani diceva che la politica è uscire dai problemi insieme”. L’ex sindaco di Lodi, oggi parlamentare e vicesegretario del Pd ha volato alto, ieri sera, ben cosciente si dove si trovasse. “So bene che è più facile fare il sindaco in Lombardia che in Calabria, ma qui c’è la possibilità di scrivere una bella pagina di buona politica, e di farlo con un sindaco donna. Si vincono le partite di calcio, i comuni di amministrano”.
Niente toni trionfalistici, alla manifestazione elettorale del centrosinistra a sostegno del candidato a sindaco Rosanna Barbieri. A lei l’on. Guerini ha ricordato: “La prima infrastruttura su cui investire è la tua comunità”. Cosi pure Rosanna Barbieri ha scelto i toni del ragionamento, mentre sull’ampio schermo scorreva la “clip” elettorale (spot un po’ tetro, in realtà, con tutto quel nero alla spalle: una poco rassicurante oscurità).
La candidata a sindaco del sindaco del centrosinistra ha proposto la sua analisi della dilacerante realtà crotonese, terra d’immigrazione e d’emigrazione, nel pieno d’una crisi molto grave. E poi, la scomparsi dei partiti politici e le sue conseguenze: “Qui si scelgono le persone, non i programmi. Vediamo addirittura liste espressione di una persona. E la lettura dei programmi fa accrescere le perplessità, perché la politica non deve occuparsi di quello che succederà nelle prossime settimane, ma nei prossimi vent’anni”. Ed ecco il senso della sua proposta: “E’ necessaria una nuova classe dirigente, dobbiamo cambiare, dobbiamo rinnovarci”. Barbieri ha concluso citando Aldo Moro: “Perchè qualcosa cambi dobbiamo cambiare anche noi”.
C’erano molti sindaci, parlamentari (Nicodemo Oliverio, Nico Stumpo), esponenti della Regione (l’assessore Federica Roccisano, i consiglieri Sebi Romeo e Giuseppe Scalzo) e forse anche altre autorità che però nella penombra della sala è facile che siano sfuggiti all’osservatore più attento.
Ha parlato il sindaco di Crotone Peppino Vallone (“C’è l’impegno a portare a termine le cose da completare, e realizzare quelle in programma”). la giovane Elisa, che voterà per la prima volta (“Vorrei che la mia città ci desse la possibilità di lavorare”), il segretario regionale del Pd on. Ernesto Magorno (“il partito è unito nel sostenere Rosanna Barbieri”).
A fare il gioco duro ha pensato il segretario provinciale del Pd Arturo Crugliano Pantisano. “Il candidato a sindaco – ha polemizzato – ce lo siamo scelti noi, non ce l’hanno calato dall’alto, nè l’ha scelto qualcuno da solo come per la Prossima Crotone”. Il segretario provinciale del Pd ha contestato il ruolo preponderante di Enzo Sculco nelle scelte della sua coalizione, mentre alla figlia di questi Flora Sculco ha rimproverato il sostegno alternato da uno schieramento all’altro nella politica regionale: “Non lasceremo questa città ai soliti manovratori”, si è impegnato Crugliano Pantisano. E ha sostenuto: “E’ il solito vecchio teatrino di tutti contro il Pd. Si vede che siamo percepiti come vincenti”.
(fonte Gazzetta del Sud)