Lun. Ago 5th, 2024

Interventi di Figure Istituzionali ed Esperti sottolineano l’urgenza di un cambiamento

Nella serata di ieri, presso il Lido Medusa di Siderno, si è tenuto un incontro pubblico di grande rilievo che ha acceso i riflettori sulla crisi sanitaria in Calabria. L’evento ha attirato un pubblico attento e partecipe, e ha visto la partecipazione di figure di spicco come il sindaco di Siderno Maria Teresa Fragomeni, il sindaco di Cosenza Franz Caruso, il noto autore e uomo di cultura Carlo Guccione, e il dottor Franco Mammì, rappresentante storico della sanità calabrese e dell’ospedale di Locri. La discussione è stata moderata da Gianluca Albanese, che ha saputo guidare il dibattito con equilibrio e incisività.

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L’incontro è stato un’importante occasione per fare il punto su una situazione sanitaria ormai insostenibile, aggravata da anni di commissariamento senza apparenti miglioramenti. Durante il suo intervento, Maria Teresa Fragomeni ha sottolineato l’urgenza di un cambio di passo nella gestione della sanità calabrese. Anche Franz Caruso ha espresso preoccupazione per la mancanza di risultati concreti nonostante gli anni di gestione commissariale.

Carlo Guccione, noto per la sua capacità di analisi acuta e per le sue opere di denuncia sociale, ha presentato il suo ultimo lavoro, che affronta proprio le problematiche della sanità calabrese. Il dottor Franco Mammì, con la sua lunga esperienza nella sanità calabrese, ha fornito una testimonianza toccante e dettagliata delle difficoltà quotidiane che affrontano gli ospedali della regione, in particolare l’ospedale di Locri, un presidio fondamentale che sta affrontando enormi sfide operative.

L’incontro, oltre a offrire uno spazio di confronto diretto tra amministratori, esperti e cittadini, ha evidenziato la necessità di una mobilitazione collettiva per salvare la sanità calabrese. I relatori hanno convenuto sulla necessità di un maggiore controllo civico e di un rinnovato impegno politico per garantire un sistema sanitario efficiente, sufficiente e accessibile a tutti.

Al termine della serata, tra applausi e strette di mano, è emersa la volontà comune di non arrendersi e di continuare a lottare per il diritto alla salute dei cittadini calabresi. L’incontro di Siderno non è stato solo un momento di riflessione, ma anche un chiaro segnale che la Calabria non è disposta a rimanere passiva di fronte alle sfide per il proprio futuro.

Il commissariamento della sanità in Calabria, purtroppo, si è rivelato infruttuoso. Nonostante i sacrifici dei cittadini calabresi e il dispendio energetico per richiedere una sanità migliore, il commissariamento del governatore regionale Occhiuto non ha portato i risultati sperati. Questa situazione è diventata una critica ancora più aspra verso un sistema che, nonostante il commissariamento interno, continua a fallire. Gli eventi recenti negli ospedali calabresi dimostrano che il livello di assistenza è ancora gravemente insufficiente.

Il commissariamento non è solo infruttuoso, ma dannoso, avendo prodotto danni incalcolabili alla regione. Anche se oggi il commissariamento è gestito dal governatore regionale, che dovrebbe conoscere le esigenze del territorio, i risultati sono in linea con quelli dei precedenti commissariamenti, tutti a danno dei calabresi. Il diritto alla salute in Calabria è costantemente violato, con una sanità regionale che non riesce a garantire nemmeno i servizi minimi essenziali.

Si richiede una riflessione seria e profonda sul sistema sanitario regionale, con la proposta di un ritorno a una sanità centralizzata in mano allo Stato, che possa garantire i servizi minimi essenziali e il diritto alla salute che anche i cittadini calabresi meritano. Paghiamo le tasse per avere un servizio sanitario normale e assistenza adeguata, ma questo diritto ci viene costantemente negato.

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